LORETO – Sono state individuate oggi (lunedì 30 agosto), in accordo con la Prefettura, le strutture cittadine di Loreto candidate ad ospitare i profughi afghani che cercheranno rifugio in Italia. In particolare, la città mariana mette a disposizione lo stabile delle ex Suore Orsoline, situato in via Montereale Vecchio, oltre ad almeno altre due o tre strutture ancora in via di definizione.
Loreto primo Comune a offrirsi come corridoio umanitario
Appena quindici giorni fa, allo scoppiare dell’emergenza umanitaria afghana, il sindaco di Loreto Moreno Pieroni era stato il primo delle Marche e tra i primi in Italia a proporre la sua città come corridoio umanitario per dare sostegno concreto alla popolazione in fuga, in nome di una vocazione all’accoglienza prerogativa da sempre della sua cittadina, non per altro sede di uno dei principali santuari mariani della cristianità. Subito erano partite le lettere ufficiali ai ministri competenti dell’Interno e degli Esteri, al presidente del Consiglio Mario Draghi e al Prefetto. Un’iniziativa che era stata stimolo ad agire anche per altri Comuni, marchigiani e non solo.
Le parole del sindaco Pieroni
«Oggi si apre quindi la pagina “operativa”, che dà seguito all’impegno morale preso, con la comunicazione delle strutture destinate alla ricezione dei profughi – dice il primo cittadino –. Il numero effettivo delle persone che troveranno accoglienza a Loreto non è ancora stato determinato: sarà concordato tra la Prefettura e la città mariana tenendo conto dei parametri decisionali di solito usati in questi casi, quali ad esempio le caratteristiche demografiche del centro ospitante. L’amministrazione comunale ha già comunque espresso la preferenza per accogliere donne e bambini date le peculiarità della città di Loreto» .