Attualità

Progetto di sostegno per le piccole imprese colpite dal sisma

Questo è il nuovo impegno della Fondazione Marche, che finanzia progetti di promozione della ricerca e dell’innovazione tecnologica, in collaborazione con la Fondazione Aristide Merloni, che opera da sempre a sostegno dell’imprenditorialità del territorio

Il team di consulenti

FABRIANO – Nasce un progetto sperimentale per un campione di piccole e medie imprese marchigiane colpite dal sisma, per assisterle nei processi di commercializzazione, digitalizzazione e innovazione manageriale. Questo è il nuovo impegno della Fondazione Marche, che finanzia progetti di promozione della ricerca e dell’innovazione tecnologica, in collaborazione con la Fondazione Aristide Merloni, che opera da sempre a sostegno dell’imprenditorialità del territorio.

Il percorso sperimentale, che si svolgerà lungo tutto il 2017, prende il nome di “Business Development Lab”, e si rivolge specificamente alle micro e piccole imprese del territorio, un ecosistema imprenditoriale con modelli di business spesso disomogenei, che deve fare i conti anche con processi di deindustrializzazione e con le conseguenze del recente terremoto.
Un progetto su misura, che sviluppa attorno a ogni impresa con progetti concreti per migliorare la gestione aziendale, approcciare i mercati internazionali e promuovere una presenza più diretta sul mercato, agendo sulle strategie di marketing, web marketing e comunicazione. Gli interventi saranno gratuiti e coinvolgeranno un campione di 20 imprese dei territori dell’Ascolano, del Maceratese e del Fabrianese, già selezionate da Live, Laboratorio dell’Università Politecnica delle Marche.

«La riattivazione delle funzioni vitali di un territorio colpito dal sisma si realizza con la continuità delle attività economiche e produttive, che possono garantire lavoro e reddito», ha dichiarato Francesco Merloni, presidente della Fondazione Aristide Merloni. «In questo senso, Fondazione Aristide Merloni e Fondazione Marche hanno dato vita a questo progetto di sostegno ad alcune imprese dell’area del cratere del terremoto, per sviluppare la loro attività commerciale attraverso l’utilizzo di strumenti manageriali innovativi come il web marketing».

Per la Fondazione Merloni, che si occupa di ricerca economica e di sostegno all’imprenditorialità, l’impegno nella formazione manageriale e imprenditoriale è stato una costante degli ultimi mesi: dal percorso di Missione Impresa a quello dedicato ai Temporary Manager per l’euro-progettazione, la Fondazione lavora per il trasferimento di nuove competenze nelle aziende delle Marche.

Un impegno che si affianca a quello della Fondazione Marche, che opera come venture capitalist: nata nel 2009 da una iniziativa di imprenditori marchigiani, in collaborazione con Banca Popolare di Ancona e BPU, Fondazione Marche ha all’attivo numerosi interventi in sostegno di startup e di progetti imprenditoriali innovativi.
Il suo vice-presidente operativo, Mario Pesaresi, rimarcando la «finalità istituzionale di sostegno all’imprenditorialità della nostra regione», ha sottolineato che «di fronte alla tragedia del terremoto Fondazione Marche non poteva esimersi da un intervento pilota, in favore delle imprese in difficoltà. Si tratta di un progetto sperimentale, affidato a uno spin off dell’Università Politecnica delle Marche, che sotto la guida del professor Gregori metterà in pratica strategie concrete per migliorare la competitività delle aziende turistiche, agroalimentari, manifatturiere e dei servizi».

Il “Business Development Lab” promuoverà un supporto operativo alle aziende partecipanti, selezionate tra quelle con meno di 50 dipendenti, opportunità di sviluppo e presenza di giovani in azienda: i consulenti selezionati da Live, il “Laboratorio Intangibles e Valore Economico” dell’Ateneo dorico, eseguiranno uno screening delle strategie aziendali, definiranno criticità e punti di forza delle imprese, per poi costruire percorsi individuali di affiancamento. Una iniezione di managerialità, per trasferire alle imprese strategie operative e metodologie di lavoro, in grado di metterle il prima possibile in grado di tornare sul mercato, e di competere ad armi pari con i loro concorrenti nazionali e internazionali.