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Piano industriale condiviso e rientro di alcune produzioni in Italia. Ecco le condizioni poste alla Whirlpool per nuovi ammortizzatori

Per Pierpaolo Pullini (Fiom), «Da parte nostra chiediamo che non siano previsti esuberi né chiusure di stabilimenti». Secondo Massimo Bellucci (Fim): «Ora, avremo dei confronti con il management della multinazionale per migliorare il progetto». Ottocento i posti di lavoro a rischio di cui 50 a Melano di Fabriano

L'incontro al Mise che ha portato alla firma

FABRIANO – Progetto industriale condiviso con le parti sociali e rientro di alcune produzioni in Italia, queste le due condizioni poste alla Whirlpool per poter ottenere nuovi ammortizzatori sociali: altri due anni di cassa integrazione.

Il giorno dopo il summit al Mise (leggi l’articolo) sulla vertenza Whirlpool, i commenti chiariscono ancor di più quanto accaduto alla presenza del ministro allo Sviluppo economico, Luigi Di Maio, i sindacati di categoria e i rappresentanti delle Regioni in cui è presente la multinazionale americana: Marche, Campania, Toscana e Lombardia.

Durante il confronto di carattere nazionale, al quale hanno preso parte, fra gli altri, il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, gli assessori Manuela Bora e Loretta Bravi, e l’assessore alle Attività economiche e produttive del comune di Fabriano Barbara Pagnoncelli, l’azienda ha ripresentato il nuovo piano industriale già illustrato nell’incontro del maggio scorso, ovviamente con qualche aggiornamento, chiedendo al Mise nuovi ammortizzatori sociali a supporto dello stesso.

Il vicepremier Di Maio si è dimostrato possibilista a concedere ulteriori sostegni per altri due anni, superando così quanto stabilito dal Jobs Act, ma a patto che ci sia accordo con le organizzazioni sindacali e che si incrementi la produzione nel nostro paese. Grazie a nuovi ammortizzatori sociali verrebbero scongiurati 800 esuberi in tutta Italia, di cui 115 a Fabriano fra operai e impiegati, scaturiti dal calo delle vendite, causato da alcune difficoltà incontrate nell’ambito dell’operazione di integrazione tra Whirlpool e Indesit Company.

Secondo Pierpaolo Pullini (Fiom), «è importante che Di Maio abbia fissato come condizione che ci sia accordo tra azienda e sindacato. Da parte nostra, chiediamo che non siano previsti esuberi né chiusure di stabilimenti». Al riguardo, Massimo Bellucci (Fim) osserva che «ora, avremo dei confronti con il management di Whirlpool per migliorare il progetto industriale, prima di ritrovarci di fronte sempre al Mise».

Per il governatore Ceriscioli, «il ministro Di Maio ha recepito due punti importanti che avevo sottolineato nel nostro incontro a Fabriano: il proseguimento degli ammortizzatori sociali per il 2019 e 2020 e la necessità di superare gli oltre 130 esuberi relativi alla zona del cratere sismico ancora nel pieno dell’attività di ripartenza. È un primo passo importante, ma vigileremo sulle mosse dell’azienda».