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Progetto Quadrilatero: non tutti fanno il tifo per la conclusione del progetto

Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, ha ospitato un incontro in Comune con i rappresentanti del comitato che si batte contro la realizzazione della Pedemontana delle Marche o almeno per come è stata progettata 40 anni fa

Lavori nel cantiere Quadrilatero (foto di repertorio)
Lavori nel cantiere Quadrilatero (foto di repertorio)

FABRIANO – Pedemontana delle Marche Fabriano-Muccia, il comitato di cittadini torna a chiedere che l’opera possa essere oggetto di un Tavolo tecnico per la rivalutazione costo-beneficio della stessa. Ad appoggiare questa posizione, il presidente dell’VIII Commissione permanente Lavori Pubblici, il deputato pentastellato, Mauro Coltorti.

A renderlo noto, il comitato Pedemontana Matelica stesso che ha partecipato, nei giorni scorsi, su iniziativa dello stesso Coltorti, al primo “tavolo di ascolto” del Governo, preliminare all’apertura di un eventuale “tavolo tecnico” per la rivalutazione costo/beneficio della Pedemontana delle Marche.

«All’incontro ospitato dal sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli, hanno partecipato oltre al Senatore Coltorti e al Sottosegretario all’Agricoltura Alessandra Pesce, i Sindaci interessati dalla realizzazione della grande opera, i rappresentanti delle Associazioni di categoria del mondo delle imprese, dell’artigianato, del commercio e del settore vitivinicolo oltre alle Associazioni ambientaliste Legambiente e LAC e al portavoce del Comitato Pedemontana Matelica. Partecipazione straordinaria all’evento quella di Guido Perosino AD della società Quadrilatero», fanno sapere dal Comitato.

Dunque, non sono proprio tutti coloro che sperano che l’opera, vitale per Fabriano e il comprensorio, possa essere portata a termine. O meglio, c’è chi chiede che, per la Pedemontana Fabriano-Muccia, si possa rivalutare il progetto.

«Si è trattato della prima vera occasione in 40 anni, di confronto tra tutte le parti coinvolte nella realizzazione di questa grande opera e di condivisione delle problematiche connesse agli aspetti tecnici, progettuali, economici, ambientali, imprenditoriali e lavorativi. Dal confronto tra le parti, le posizioni antitetiche tra ambientalisti e “sviluppisti”, a conclusione dei lavori sembrano aver trovato, grazie alla mediazione tecnica di Coltorti Ordinario a Siena di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente, un punto d’incontro».

Pare, infatti, che tutti si siano trovati infatti d’accordo sul fatto «che il bisogno di una migliore viabilità delle aree interne dell’appennino richiesta dai rappresentanti delle Associazioni Industriali, artigianali e di alcuni Sindaci non debba concretizzarsi a danno della distruzione dell’ambiente, di imprese e delle risorse vitivinicole e agroalimentari che hanno consentito al tessuto sociale di Matelica di sopravvivere all’indomani della chiusura della Merloni, alla crisi strutturale del 2008 e alla desertificazione degli investimenti delle piccole e medie imprese nel cratere del terremoto. Il progetto della Pedemontana oramai vecchio e mai modificato in 40 anni per adeguarlo alle esigenze della popolazione di Matelica presenta più criticità e danni, che benefici».

Il progetto della Pedemontana sarà pertanto «attenzionato da parte degli organi di Stato e questo Comitato forte della disponibilità accordata anche dall’AD Perosino chiederà al ministro Danilo Toninelli di dar seguito al “Tavolo tecnico” per la rivalutazione costo-beneficio dell’opera. Il Comitato pur consapevole delle difficoltà e delle problematiche da risolvere trae la sua forza dalle tante anime che lo compongono, continuerà pertanto a perorare le proprie battaglie di civiltà e di diritto a difesa dell’ambiente e della Comunità, affinché prevalga il buon senso sulle speculazioni delle lobby e si pervenga a una soluzione condivisa finalmente nell’interesse di tutti».