FABRIANO – Progetto Quadrilatero a rischio, incontro in Comune a Fabriano con il sindaco, Gabriele Santarelli, e i rappresentanti dei sindacati di categoria Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil, rappresentanti rispettivamente da Luca Tassi, Andrea Casini e Alessandro Bomprezzi. Al centro del summit, la situazione dei cantieri di Astaldi. Il 18 giugno scorso è stata aperta una procedura di mobilità per 59 lavoratori su 147 occupati: 14 impiegati e 45 operai che lavorano nei cantieri di Cancelli e Borgo Tufico, comune di Fabriano.
Una decisione, motivata dalla Astaldi con la sostanziale impossibilità di andare avanti nelle lavorazioni con i tempi ipotizzati, dopo che nelle sedute del Cipe del 26 aprile scorso e successive, non sono entrati in discussione i finanziamenti del terzo/quarto lotto della Pedemontana delle Marche e la perizia 6 del lotto 1.1.
Si è già svolta una riunione fra i sindacati e l’azienda, nell’ambito dell’avvio di procedura per giungere a un accordo e scongiurare, a decorrere dal primo settembre prossimo, il licenziamento collettivo. Nel frattempo, i sindacati di categoria hanno richiesto faccia a faccia all’Anas. Si è svolto la scorsa settimana senza che, però, venissero fuori significative novità.
Ieri, 19 luglio, il summit sarebbe dovuto avvenire in Regione, ma è stato rinviato a martedì prossimo, 24 luglio, a Palazzo Raffaello. Per giovedì 26, inoltre, nuovo faccia a faccia fra sindacati e Astaldi. Oggi, invece, la riunione con il primo cittadino di Fabriano si è svolta, nella sede municipale.
«Il Sindaco ci ha detto di aver aperto un filo diretto con Guido Perosino della Quadrilatero e questi gli ha dato la sicurezza che a breve sarebbe stato aperto il secondo lotto della Pedemontana per circa 59milioni di euro. C’è solo da attendere la firma dell’atto di sottomissione da parte di Astaldi. Se così sarà, sarebbe assicurata una continuità occupazionale», riferiscono fonti sindacali.
Ma il nodo principale resta quello legato agli esuberi che sono afferenti, invece, al cantiere di Cancelli e Borgo Tufico. «Per poter affrontare al meglio questa situazione, occorre che ci sia la sottoscrizione della variante 6, che consiste nel rifacimento per la messa a norma di viadotti e ultime due gallerie, lungo il vecchio tracciato della SS. 76, per circa 9 milioni di euro. Se questa variante 6 viene approvata e finanziata dal Cipe, darebbe la continuità lavorativa per poco meno di un anno a tutti i lavoratori presenti attualmente nei due cantieri. Se poi venissero approvati terzo e quarto lotto della Pedemontana, circa 100milioni di lavoro, non ci sarebbero più problemi occupazionali. Noi abbiamo ribadito che c’è bisogno di una spinta da parte delle Istituzioni nei confronti del Cipe per tutte queste situazioni».
Secondo quanto riferiscono fonti sindacali, il sindaco di Fabriano ha detto espressamente «che stanno facendo pressioni a livello parlamentare, in particolare con la deputata Patrizia Terzoni. Santarelli ha chiesto, inoltre, che si dia vita a un tavolo di trattativa congiunto con Regione, Anas, Quadrilatero, Astaldi, sindacati e Comune. Questo significherebbe affrontare la questione sotto tutti i punti di vista, evitare i licenziamenti e il rischio di non completamento dell’opera. Noi abbiamo chiesto di accelerare, altrimenti si rischia il licenziamento collettivo a decorrere dal primo settembre prossimo».