OSIMO – Il punto di primo intervento dell’ospedale “Ss. Benvenuto e Rocco” di Osimo a gestione Inrca ha quattro posti letto e tre in isolamento, che saranno raddoppiati con i lavori di ampliamento e restyling dopo trent’anni dagli ultimi, appena annunciati da Regione e Comune. Un investimento pari a 275mila euro che dovrebbe concretizzarsi entro l’anno. L’annuncio è stato accolto con calore ma anche scetticismo soprattutto da parte delle opposizioni cittadine.
Maria Grazia Mariani, ex consigliere comunale, Fratelli d’Italia, afferma: «A Osimo sono previsti nuovi lavori (per quasi 300mila euro) per spostare il Pronto soccorso al posto del laboratorio analisi. Con il pretesto del Covid si procede ad un restauro dei vecchi locali (in una struttura no Covid). Iniziativa che apprezziamo, ma i medici o meglio gli specialisti (ortopedici, cardiologi, neurologi, anestesisti) ci sono? Perché mi risulta che i 22 medici, che nell’ultimo anno sono usciti dall’Inrca non sono stati rimpiazzati se non con pochissime unità. Mi risulta anche che l’organico del Pronto soccorso conta di soli due medici aiutati da una cooperativa. Mi chiedo pure perché ad Osimo ci sono almeno una cinquantina di posti letto inutilizzati. Infine mi piacerebbe sapere che fine ha fatto il nuovo ospedale Inrca di Camerano, la mega struttura a servizio della Valmusone doveva essere pronta nel 2016. Quando potremo festeggiare la sua inaugurazione? Tante domande, zero risposte».
Polemiche sulla paternità del progetto invece dalle Liste civiche: «Lasciamo credere al Pd di Pugnaloni che l’ampliamento del pronto soccorso di Osimo sia merito dell’ex governatore regionale Ceriscioli. L’importante è che lo si faccia ora il prima possibile, dopo i disastri combinati nella sanità osimana dal Pd negli ultimi sei anni. Mancano quattro medici al Pronto soccorso e ci sono due reparti ancora da far ripartire. Speriamo nel Pd-Pugnaloni-Ceriscioli che pur non governando più la sanità regionale sia in grado di fare miracoli. Noi continuiamo a cercare di mettere un mattone e un altro per avere qualcosa di sanità a Osimo, di più rispetto a prima. Il nostro obbiettivo è che Osimo torni a avere l’ospedale di rete. La (finta) gloria la lasciamo a chi ha trascinato così in basso la sanità a Osimo».