ANCONA- Giorni di sovraffollamento al Pronto Soccorso dell’Ospedale regionale, i tempi di attesa si sono rivelati molto lunghi per i cittadini che si sono rivolti alla struttura di Torrette. Il primario del Pronto Soccorso, Aldo Salvi, ha reso pubblici i dati dell’attività dell’ultima settimana per far comprendere la situazione e invita a rivolgersi al PS di Torrette solo in caso di vera necessità. Nel periodo 1-7 giugno 2017 si è verificato un incremento degli accessi del 15,9%, con un aumento dei codici critici (rossi e gialli) dell’11%. «In particolare, i rossi sono aumentati del 37%, anche se questo ha significato mediamente 2-3 codici rossi in più al giorno, come si sa richiedono molte risorse» commenta il dottor Salvi.
I codici critici sono stati particolarmente numerosi nei giorni 4,5 e in parte 6 giugno quando hanno superato ampiamente l’usuale 20%. I pazienti che hanno avuto necessità di ricovero sono aumentati del 28%. Ciò ha provocato il dilungarsi dei tempi di attesa che sono andati da un minimo di 57 minuti a un massimo di 98 minuti. «L’incremento dei codici critici è correlato alla funzione di Ospedale per la regione in particolare per i traumi gravi, ma anche per altre situazioni cliniche complesse che possono trovare risposta solo nelle risorse specialistiche di questo ospedale- spiega il primario-. Il pronto soccorso ha comunque sempre assicurato tempestiva assistenza ai pazienti in condizioni critiche e immediata disponibilità alle richieste per prestazioni specialistiche provenienti da altri ospedali della Regione».
In questi giorni di sovraffollamento anche la quota di codici bianchi è stata elevata. «Ovviamente i codici bianchi sono quelli che hanno avuto tempi di attesa maggiori e che ribadiamo potrebbero trovare risposta in ambiti alternativi quali il medico di famiglia e ambulatori dei distretti. Il pronto Soccorso è riferimento importante di una comunità e ritengo vada salvaguardato dalla richiesta di prestazioni improprie e da valutazioni critiche spesso sommarie non basate sui numeri concreti ma per lo più basate su singole vicende» conclude il dottor Salvi.