SENIGALLIA – Rendere più efficaci le strategie di protezione civile, la gestione delle emergenze e sviluppare nuove attività di prevenzione, assieme al reclutamento di nuovi volontari e soprattutto alla diffusione verso la popolazione delle nozioni di protezione civile. Sono questi gli obiettivi che si è prefissato il Comune di Senigallia, attraverso il “Comitato comunale delle associazioni e dei gruppi di protezione civile”, il cui regolamento è stato presentato giovedì pomeriggio, 19 ottobre, nella sala consiliare dal sindaco Maurizio Mangialardi e dal consigliere delegato Maurizio Perini.
Regolamento che dovrà innanzitutto essere discusso nella I commissione consiliare (che si occupa di affari istituzionali, personale, partecipazione e trasparenza) e poi essere posto al vaglio del Consiglio comunale.
Approvato nell’ambito delle linee programmatiche votate dal consiglio comunale nel 2015, il Comitato si compone di un’assemblea, un presidente e di alcuni gruppi di lavori specifici. Il presidente, che dovrà essere eletto a maggioranza assoluta dall’assemblea al primo incontro utile dopo l’approvazione del regolamento, rimarrà in carica tre anni e non potrà essere immediatamente rieletto al fine di favorire la rotazione degli incarichi tra le associazioni e i gruppi aderenti, che al momento sono dieci: gruppo comunale dei volontari di Protezione civile, Associazione nazionale Carabinieri, nucleo di protezione civile Falchi della Rovere, Caritas, Coordinamento volontari zona 2, Croce Rossa Italiana – comitato di Senigallia, Cai (Club Alpino Italiano), Cngei (Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani), Agesci (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani), e la società di salvamento.
«L’input è arrivato da me e dal sindaco Mangialardi – spiegato il consigliere comunale Maurizio Perini – prima ancora che arrivasse la delega alla protezione civile nel novembre 2015. Ho lavorato su un testo, sottoposto al vaglio prima del dirigente Morganti e del dirigente Gianni Roccato, poi a quello delle associazioni e gruppi aderenti. Ora la bozza ha ricevuto un primo feedback positivo proprio dai responsabili delle varie realtà che costituiscono il comitato e che hanno ci hanno esortato ad accelerare i tempi di approvazione. Io spero di poterci riuscire entro dicembre».
Tra gli obiettivi del Comitato figurano la promozione e la divulgazione di una cultura di protezione civile sia tra i soci aderenti che tra i cittadini; il coordinamento di attività finalizzate alla formazione, alla conoscenza del territorio e all’aggiornamento dei Piani di Protezione Civile; la redazione e la diffusione di un codice di comportamento fra gli associati con particolare attenzione alle fasi di soccorso, emergenza e avvio alla ripresa; l’organizzazione di esercitazioni; l’incremento della collaborazione con le associazioni e i gruppi che operano nei comuni limitrofi e non, al fine di ottenere una migliore risposta in caso di emergenza.
«Importante è il fatto che, fermo restando il costante confronto con l’amministrazione comunale, si voglia tutti insieme lavorare per giungere a progettualità condivise, pur riconoscendo le specificità di ciascuna realtà associativa. Anzi, sarà proprio quello il punto di forza: non volontari che fanno tutto, ma uomini e donne che in sinergia lavoreranno specificamente e in maniera qualificata. Per fare questo – spiega ancora Perini – dovremo avere una platea di almeno 500 volontari da cui attingere per mobilitare le persone giuste al posto giusto durante le emergenze».
Il comitato sarà dotato di un fondo finanziato in bilancio per i prossimi tre anni: «le prime cifre stanziate saranno di 5mila euro all’anno per poter coprire i costi per la formazione dei volontari, delle attività ed esercitazioni, nonché delle attrezzature, ma io lavorerò – conclude il consigliere delegato alla protezione civile Maurizio Perini – perché il fondo possa essere raddoppiato».