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Provincia di Pesaro, 900 mila euro in più a bilancio per le scuole

Approvata in consiglio la variazione di bilancio e la programmazione triennale. L'opposizione: «Si doveva osare di più su turismo e attività produttive»

La sede della Provincia di Pesaro

PESARO – Interventi urgenti per l’edilizia scolastica, la Provincia ha approvato la variazione di bilancio.

Nella seduta del 29 settembre, il Consiglio provinciale ha approvato, con l’astensione del gruppo “Cambiamo Pagina”, le variazioni al Documento Unico di Programmazione 2020-2022 che riguardano in particolare l’inserimento delle risorse giunte dal Ministero dell’Istruzione sia per interventi urgenti di edilizia scolastica per l’adattamento degli ambienti e delle aule in funzione anti Covid, sia per il noleggio di strutture temporanee ad uso didattico e locazioni. Si tratta di 120mila euro utilizzati per vari istituti superiori e 172mila euro, di cui 60mila per affitto ex scuola infermieri in viale Trieste, che ospita 13 classi del liceo ‘Mamiani’ di Pesaro, oltre ad ulteriori risorse (582mila euro) per la progettazione degli interventi di messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici dei licei “Apolloni” e “Torelli” di Fano e Itis “Mattei” di Urbino.

Il Consiglio provinciale ha poi approvato anche il Dup 2021-2023, che da un lato si sofferma sugli obiettivi strategici indicati dal presidente della Provincia Giuseppe Paolini ad inizio mandato (scuole sicure, risparmio energetico, piano straordinario per la viabilità, sostenibilità ambientale maggiore sinergia tra costa ed aree interne, particolare supporto ai piccoli Comuni visto il ruolo della Provincia come ‘Casa dei Comuni’, legalità, sicurezza e trasparenza), dall’altro, come evidenziato dal direttore generale Marco Domenicucci, sarà soggetto ad ulteriori integrazioni alla luce di quanto sarà previsto dalla Legge di Bilancio dello Stato.

Voto contrario è stato espresso dal gruppo “Cambiamo Pagina”, la cui capogruppo Margherita Mencoboni ha evidenziato: «Partendo dai dati inseriti nel Dup, che fanno riferimento al 2019 ed indicano una disoccupazione giovanile del 25,4% ed una maggiore cancellazione di attività produttive rispetto alle iscrizioni, situazione sicuramente peggiorata con l’emergenza Covid 19, non condividiamo le scelte contenute nel documento unico di programmazione e riteniamo che gli obiettivi strategici che la Provincia si è data siano limitati, si doveva osare di più. Ben venga la collaborazione tra scuole superiori e imprese nel settore dell’agricoltura, ma il territorio provinciale ha altri due fulcri importanti per l’economia, cioè le attività produttive ed il turismo, con cui si potrebbero attivare collaborazioni per agevolare l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Tra gli obiettivi strategici, inoltre, non si è tenuta in considerazione una delle funzioni della Provincia che è il controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità».

«Nel Dup – ha chiarito il presidente Giuseppe Paolini – abbiamo delineato le linee strategiche, per loro natura sintetiche, che si sono tradotte in obiettivi affidati dal direttore generale ai dirigenti, obiettivi indicati più dettagliatamente all’interno del Piano esecutivo di gestione».

«Tutto  è perfettibile – ha aggiunto la vice presidente Chiara Panicali – siamo qui per lavorare insieme. Per quanto riguarda la promozione delle pari opportunità, ma anche la diffusione della cultura del rispetto dei generi, la Provincia ha svolto in questi anni numerose azioni e continua ad essere attiva su questo fronte che considera essenziale in una società civile e sviluppata. Ove possibile, alcune osservazioni potranno essere accolte, in un’ottica costruttiva e di condivisione di obiettivi comuni».

Il Consiglio provinciale ha poi approvato all’unanimità due ordini del giorno. Il primo riguarda l’adesione della Provincia alla “Catena umana da Perugia ad Assisi per la pace e la fraternità” e al meeting “Io ho cura” ad essa collegato, che si terranno domenica 11 ottobre su iniziativa del “Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace ed i diritti umani”, il secondo raccoglie l’invito di Papa Francesco a ricostruire il “Piano educativo Globale”, avviando la costruzione di un “Patto educativo territoriale” che promuova la collaborazione educativa con la scuola, le famiglie e le organizzazioni del territorio. In particolare, è stato deliberato di promuovere l’insegnamento dell’educazione civica nel territorio, realizzando il programma “Io ho cura 2” e avviando un percorso di dialogo con le scuole per la costruzione di un “curriculum territoriale di educazione civica”. Al riguardo la Provincia aderisce al programma nazionale “Facciamo un patto” promosso dal “Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace ed i diritti umani” e alle iniziative contenute (Rete nazionale delle Città per il Patto educativo, Osservatorio nazionale sull’educazione civica, Programma “Cittadinanza 2030).