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Provincia di Pesaro inagibile, lettera al Conservatorio per riavere gli spazi

L'edificio di via Gramsci è inagibile: avvertite le associazioni che hanno sede nella struttura. Da collocare una quarantina di dipendenti

Il direttore generale della Provincia Marco Domenicucci

PESARO – Sede della Provincia di Pesaro inagibile, scatta un effetto domino per la ricerca di spazi per i dipendenti.

Giornata di riunioni per il direttore generale della Provincia di Pesaro e Urbino Marco Domenicucci per trovare la quadratura del cerchio, che nell’immediato è lo spostamento dei dipendenti, dopo l’esito delle verifiche strutturali sull’edificio sede degli uffici amministrativi dell’ente, in viale Gramsci 4 a Pesaro, da cui è emersa la presenza di problemi statici.

«Per avere un quadro più completo possibile della situazione – dice Domenicucci – commissioneremo una nuova indagine, il professor Luigino Dezi dell’Università Politecnica delle Marche ha già dato la propria disponibilità ed a breve formalizzeremo l’incarico. Stiamo intanto verificando se è possibile reperire risorse per l’adeguamento dell’edificio, nel caso in cui, sulla base delle nuove verifiche, ciò fosse possibile. Nel frattempo verrà dichiarato inagibile, con conseguente spostamento dei dipendenti e chiusura dello stabile».

Attualmente, come evidenzia ancora il direttore generale, «nell’edificio sede dell’Ufficio di Presidenza e degli uffici amministrativi, 16 dipendenti sono in presenza tutti i giorni, 40 lavorano in smartworking con 2–3 giorni in presenza, mentre 29 sono in smart working completo. Abbiamo già svolto sopralluoghi nell’altra palazzina della Provincia che ospita gli uffici tecnici, tra oggi e domani incontrerò i dirigenti e domani stesso avremo chiare le nuove collocazioni dei dipendenti e delle postazioni di lavoro».

L’esigenza prioritaria è dunque quella di trovare spazi, garantendo al tempo stesso la sicurezza dei dipendenti ed il necessario distanziamento, vista l’emergenza Coronavirus. «Ho inviato una lettera al Conservatorio Rossini, che attualmente occupa due locali di ampie dimensioni nella palazzina degli uffici tecnici – dice Domenicucci -, spiegando la situazione e chiedendo di liberare gli spazi, poiché sono necessari per i nostri dipendenti».

Altre lettere sono state inviate dal direttore generale all’Avis provinciale, all’Associazione nazionale carabinieri della provincia di Pesaro e Urbino e all’Anpi provinciale, che avevano invece i loro uffici nella sede principale della Provincia (l’Anpi ha anche un importante archivio storico, ospitato al piano terra), per avvisarli della situazione e dell’imminente chiusura dell’edificio.