FABRIANO – Pubblicato il bando per l’affitto della Tecnowind di Fabriano. Azienda dichiarata fallita la scorsa settimana, con il conseguente licenziamento collettivo dei circa 247 dipendenti. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 16 marzo prossimo. Tre giorni dopo saranno aperte le buste.
Il bando per l’individuazione di imprenditori disponibili ad affittare la Tecnowind spa è stato pubblicato ieri, 26 febbraio, nel portale pubblico delle vendite. Lo ha comunicato alla Regione Marche, assessorato al Lavoro, il curatore fallimentare Simona Romagnoli.
Il bando è reperibile all’indirizzo Internet: https://pvp.giustizia.it/pvp/it/homepage.page?sez=ultimiAnnunci&tipo_bene=aziende#vendite-giudiziarie e contiene un paragrafo dedicato al piano di prosecuzione delle attività, con un punteggio premiale, nella scelta dell’offerta, per chi assumerà il maggior numero possibile di dipendenti dal bacino ex Tecnowind. Il termine per la presentazione scadrà il giorno 16 marzo 2018 alle 12:30. Il 19 marzo, alle 10, il curatore fallimentare aprirà le buste per l’aggiudicazione.
«L’operazione messa in campo dalla curatrice mira a individuare in tempi brevi un acquirente, in modo tale da garantire che l’attività possa proseguire senza soste troppo prolungate e, quindi, senza perdere il bacino della clientela, che ad oggi costituisce un elemento di forza rispetto alle ipotesi di ripresa delle attività», si legge in una nota diffusa dalla Regione Marche.
Tra gli altri requisiti, secondo quanto si legge nel bando, il canone mensile – base d’asta – è stato fissato in minimo 20mila euro. La durata del contratto è di quattro mesi, con eventuale proroga fino ad aggiudicazione dell’azienda sulla base di procedura competitiva da svolgersi per la sua alienazione, previa valutazione e autorizzazione alla vendita da parte del Giudice Delegato alla procedura. Chi interessato deve anche presentare due polizze di fideiussione per almeno 500mila euro complessivi. Somma che tutela da eventuale non giusta conservazione dei beni e/o mancato rilascio dell’azienda in caso di mancata aggiudicazione.
De segnalare, infine, che come anticipato dai sindacati, sono escluse dall’affitto del ramo d’azienda le due partecipate in Romania e Cina. Non resta, dunque, che attendere e sperare – soprattutto i dipendenti che hanno accettato il licenziamento collettivo – che si facciano avanti tanti imprenditori e che, soprattutto, possano riassumere il più alto numero di lavoratori ex Tecnowind.