SENIGALLIA- La ghiaia presente all’imboccatura del porto canale è destinata a scomparire a breve. Una sorta d’isolotto che negli ultimi mesi ha fatto molto parlare scatenando anche gli interventi dell’opposizione. Il sindaco ha chiamato in causa le Autorità di Bacino e la Regione Marche a cui ha chiesto, attraverso un’ordinanza, un intervento d’urgenza per provvedere alla pulizia della foce del Misa. Un provvedimento preso alla luce di quanto accaduto il 3 maggio 2014, quando un gravissimo fenomeno alluvionale, aveva causato tre vittime.
I precedenti
Lo scorso 10 gennaio, con Pec, l’amministrazione comunale sollecitava la Regione Marche ad accertare la situazione e ad adottare i necessari provvedimenti per il ripristino delle condizioni di sicurezza del Fiume Misa. Ma due giorni dopo, la Regione comunicava che il Presidio Territoriale non ha competenza ad intervenire sulla situazione segnalata. In data 13 gennaio, sempre via Pec, il Comune di Senigallia riconfermava la pericolosità del rischio idraulico e reiterava la richiesta ad intervenire quanto prima sul tratto finale dell’asta fluviale del Misa. Al 30 gennaio, non era pervenuta alcuna risposta da parte della regione Marche.
Il provvedimento
Con l’ordinanza numero 50, firmata dal sindaco Maurizio Mangialardi, si ordina “All’AUTORITÀ DI BACINO della REGIONE MARCHE, con sede in via Palestro 19, 60100 Ancona C.F. 80008630420, nella persona del suo Segretario Generale e Soggetto Attuatore per l’espletamento delle attività relative agli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e alla Regione Marche – Presidio Territoriale ex Genio Civile Pesaro – Urbino e Ancona di: effettuare, con mezzi idonei, un intervento di asportazione di tutto il materiale depositato nel tratto terminale della foce del fiume Misa che ostruisce il normale e regolare deflusso delle acque“. I lavori dovranno inoltre essere eseguiti entro dieci giorni dalla data di notifica dell’ordinanza dove si specifica che: “Tutti i materiali da rimuovere sul tratto terminale della Fiume Misa dovranno essere smaltiti e/o recuperati secondo quanto previsto dal D.Lgs. n. 152/06 a cura e spese dell’intimato, contestualmente alla realizzazione dei lavori. Il Comando di Polizia Municipale, il Personale ispettivo dell’A.S.U.R. – Area Vasta n. 2 e tutti gli organi di Polizia Giudiziaria sono incaricati, per quanto di rispettiva competenza, della vigilanza e del controllo dell’esecuzione della presente Ordinanza, ivi compresa l’applicazione delle sanzioni previste da leggi e regolamenti. Si avverte che, in caso di inadempienza alle disposizioni qui impartite, si procederà ai sensi dell’art. 650 del Codice Penale, che punisce l’inosservanza di provvedimenti legalmente imposti dall’Autorità ed il Comune di Senigallia si sostituirà all’intimato nell’esecuzione di quanto ordinato, addebitandone, poi, le spese all’intimato stesso“.