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Punto nascita da chiudere a Fabriano: il M5S è pronto a dare battaglia anche al “suo” Ministro

«Se non dovessimo ricevere risposte adeguate e chiarificatrici, la prossima settimana come M5S andremo tutti a Roma, sotto la sede del ministero della Salute», il proposito del primo cittadino e di tutto il gruppo pentastellato della città della carta

Il Punto nascita di Fabriano

FABRIANO – «Se non dovessimo ricevere risposte adeguate e chiarificatrici, la prossima settimana come M5S andremo tutti a Roma, sotto la sede del ministero della Salute», il proposito dei pentastellati di Fabriano, non appena saputa la notizia della richiesta di chiusura del Punto nascita dell’ospedale cittadino Engles Profili effettuata dal Ministero e indirizzata alla Regione Marche. «Noi andiamo avanti. I colori e la festa intorno a noi ci danno ragione», scrive Antonio Cutuli, uno dei medici del reparto.

Il sindaco, Gabriele Santarelli ha chiesto immediatamente notizie ufficiali di prima mano. E non lesina attacchi nei confronti della Regione Marche. «Apprendo con sconcerto quanto dichiarato da Ceriscioli che chiaramente si è ben visto dal comunicarmi in anticipo la notizia invece di farmela apprendere dagli organi di informazione. Sto cercando di verificare di che tipo di documento si tratta e chi lo ha inviato. Rimangono però chiaramente dei punti e delle responsabilità dalle quali nessuno può provare a sfuggire: il problema è la carenza di personale che la Regione dovrebbe garantire. Se, come leggo dalle parole del Presidente, non c’è riuscita si tratta di incapacità; La Regione ha avuto la possibilità di derogare in autonomia ma ha deciso di non farlo. Quindi Ceriscioli si tenga per sé le lacrime di coccodrillo e le considerazioni che arrivano in ritardo e che rimangono solo parole delle quali non sappiamo più che farcene sulla strategicità del reparto; Ancora parla di 2 anni di attesa quando abbiamo già dimostrato documenti alla mano che la richiesta di deroga è avvenuta pochi mesi prima della risposta da parte del Comitato Percorso Nascita e non del Ministro che oltretutto all’epoca era ancora espressione del Governo Gentiloni. Ho prontamente contattato la segreteria del Ministro e appena ricevute le notizie che sto chiedendo, decideremo e comunicheremo come intendiamo muoverci», il commento del primo cittadino di Fabriano.

Santarelli, dopo le stoccate in direzione della Regione, chiarisce. «Sia chiaro che a me non interessa difendere nessuno. Verificherò gli atti e ognuno, Ministero compreso se così sarà, dovrà prendersi le sue responsabilità», dunque un chiaro avvertimento a 360 gradi che l’Amministrazione comunale pentastellata non guarderà in faccia nessuno sulla difesa del Punto nascita del presidio ospedaliero di Fabriano.

Sulla stessa lunghezza d’onda, la parlamentare del M5S, Patrizia Terzoni. «In attesa di capere dove sia la verità, una cosa è chiara: il Punto nascita di Fabriano, ultimo rimasto nell’entroterra, non deve chiudere.