FABRIANO – Un ennesimo paradosso nella vicenda legata alla chiusura del Punto nascita dell’ospedale Engles Profili di Fabriano. Piena sintonia fra il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, e i sindaci dell’Ambito 10 nell’agire su due fronti: Ministeriale e, appunto, Regionale. Una posizione difficile per il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, che si trova singolarmente in diatriba costante con la Regione, ma in sintonia con Ceriscioli, tramite l’Ambito 10.
Il comitato dei Sindaci dell’Ambito Territoriale sociale 10 dell’unione Montana dell’Esino Frasassi chiede «al ministero della Salute e alla Regione Marche, nel rispetto delle proprie competenze, di tenere sospesa allo stato ogni decisione e/o procedura che possa comportare o incidere, direttamente o indirettamente, sulla chiusura del Punto nascita della struttura ospedaliera di Fabriano, impegnandosi, al contempo, per la conferma della condizione di deroga in atto. Un indispensabile confronto tra le parti, con apposito urgente incontro con il Sig. Ministro della Salute e con il Sig. Presidente della Regione Marche, per gli indispensabili opportuni chiarimenti e per l’esame congiunto delle attuali condizioni del servizio sanitario locale al fine di scongiurare definitivamente la paventata procedura di soppressione», si legge nella missiva indirizzata dai sindaci di Sassoferrato, Fabriano, Genga, Serra San Quirico, al ministro Giulia Grillo e al presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli.
Dunque, un agire su due fronti, perché il comitato dei Sindaci ha chiaro il fatto che servono assunzioni di responsabilità da entrambi gli Enti.
In attesa della risposta del ministro Grillo, è pervenuta quella del Governatore marchigiano che, però, ricorda che l’iter per la chiusura è già in atto e, quindi, occorre fare in fretta. «Sono totalmente d’accordo con la lettera dei sindaci dell’Ats, ma evitare la chiusura del Punto nascita fabrianese dipende esclusivamente dalla volontà del Governo. I Sindaci chiedono di tenere sospesa ogni decisione o procedura che possa comportare o incidere, direttamente o indirettamente sulla chiusura del presidio fabrianese. Questo non è possibile perché, nonostante l’impegno in tutte le sedi per chiedere la deroga, dobbiamo adempiere alle prescrizioni.
Entro il 15 febbraio cessa l’attività di accettazione e di ricovero per i parti e patologie correlate. Tutte le donne ricoverate verranno seguite fino alla dimissione. Presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia di Fabriano resteranno comunque tutte le attività fino a ora erogate sia mediche che chirurgiche, ostetriche e ginecologiche, ambulatoriali e quelle di day surgery e di ricovero ordinario. I sindaci ci chiedono anche di riaprire una interlocuzione con il Governo. Visto che il ministro della Salute Giulia Grillo ha dato segnali di apertura rispetto al tema invito i Sindaci, come abbiamo fatto noi in ogni occasione, a utilizzare tutti gli strumenti per tentare di trovare una soluzione per il tutto il territorio».