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Quadrilatero: Astaldi presenta la domanda di concordato preventivo “con riserva”

Questa mattina la presentazione del documento al Tribunale di Roma. Una richiesta prodromica al deposito di una proposta di concordato preventivo in continuità aziendale. Riflessi anche sui lavori del progetto Quadrilatero

I Lavori alla Quadrilatero fermi
I Lavori alla Quadrilatero fermi

FABRIANO – Astaldi ha presentato questa mattina, 28 settembre, dinanzi al Tribunale di Roma, una domanda di concordato preventivo “con riserva”, prodromica al deposito di una proposta di concordato preventivo in continuità aziendale. Riflessi anche sui lavori del progetto Quadrilatero.

Una notizia che era nell’aria e che ora trova conferma ufficiale tramite una nota stampa diffusa dalla stessa azienda. «Il protrarsi della procedura di vendita del Terzo Ponte sul Bosforo, determinato dalle vicende politiche ed economico-finanziarie che hanno interessato la Turchia nel corso del 2018, ha imposto di adeguare il complessivo Piano di rafforzamento patrimoniale e finanziario presentato al mercato. Al fine di ottenere gli effetti protettivi del patrimonio della Società previsti dalla normativa applicabile a tutela di tutti gli interessi coinvolti, nonché al fine di salvaguardare l’operatività e la continuità aziendale, il Consiglio di Amministrazione ha valutato e deliberato di presentare, la domanda di concordato preventivo “con riserva”».

Attraverso ciò, «la società, che mantiene una solida realtà industriale, intende avvalersi di uno strumento di gestione della crisi per superare una temporanea tensione finanziaria, causata principalmente dai fattori sopra indicati, che ha determinato ritardi con riferimento, tra l’altro, allo start-up di alcune nuove commesse acquisite, all’incasso di alcuni anticipi e al regolare avanzamento di alcuni progetti per cui la società ritiene non più perseguibili a oggi gli obiettivi aziendali delineati nel Piano Strategico 2018-2022».

E ora cosa succederà per i lavori previsti nel progetto Quadrilatero? «In ogni caso, anche nel corso del concordato preventivo “con riserva”, la società continuerà ad operare in regime di continuità aziendale, proseguendo, tra l’altro, nell’esecuzione dei contratti pubblici in corso e partecipando, nei modi consentiti dalla vigente legislazione, a nuove gare. È in fase avanzata lo studio, da parte della Società, unitamente agli advisor nominati, di un nuovo piano in continuità aziendale da sottoporre al vaglio di ammissibilità del Tribunale medesimo nonché all’approvazione dei creditori».

Dunque, a leggere la nota, i lavori potrebbero anche andare avanti, in attesa del nuovo piano e, soprattutto, in caso di sblocco dei finanziamenti da parte del Cipe relativi alla Variante 6 e al terzo/quarto lotto della Pedemontana delle Marche, Fabriano-Muccia. «Astaldi ritiene che le complessive misure adottate con l’ausilio dei propri consulenti possano consentire di meglio salvaguardare il patrimonio aziendale, anche a garanzia dei creditori, e di superare le attuali tensioni finanziarie nella continuità dell’operatività della Società in Italia e all’estero», si conclude la nota aziendale.