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Quadrilatero, faccia a faccia virtuale fra il sindaco di Fabriano e la Deputata del Pd

Mentre si attendono l'incontro in Regione e le novità dal Governo, la vertenza Quadrilatero che vede a rischio il posto di lavoro per 59 lavoratori, si arricchisce di un duro botta e risposta via social fra il primo cittadino fabrianese, Gabriele Santarelli, e la parlamentare Democrat, Alessia Morani

La nuova galleria Gola della Rossa
La nuova galleria Gola della Rossa

FABRIANO – Botta e risposta social sulla vertenza Quadrilatero fra il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, e la deputata del Partito Democratico, Alessia Morani. Un duro faccia a faccia virtuale.

Ha iniziato la parlamentare marchigiana Democrat con un post su Facebook dopo pochi minuti dalla fine dell’incontro avuto con i sindacati di categoria, ieri a Fabriano, nella sede della Cgil. «Avete presente il governo il cui vice-premier ogni giorno, più volte al giorno, parla di reddito di cittadinanza, di lotta alla disoccupazione, di attenzione per i più deboli? Ecco, quello stesso Governo a Fabriano sta, di fatto, per condannare 59 persone all’inferno della disoccupazione. E sapete perché? Perché non vuole finanziare un’opera decisa dai Governi precedenti», l’attacco della Morani.

«A Fabriano l’impresa Astaldi sta completando i lavori di ampliamento di due importanti arterie viarie marchigiane e della Pedemontana. Ma c’è un problema. I finanziamenti del terzo e del quarto lotto e della Pedemontana già previsti dal Governo del Pd non sono stati sbloccati perché questo accada serve una semplice riunione del Cipe che formalizzi la disponibilità delle risorse. Ma il Governo traccheggia e non convoca il comitato interministeriale. In assenza delle risorse, Astaldi ha deciso che il 4 ottobre, non potendoli far lavorare, licenzierà un terzo dei lavoratori. Si tratta di ben 59 persone per cui la prospettiva di perdere il lavoro si fa ogni giorno più concreta, se il governo continuerà a non riunire il Cipe. Pare sia un programma una convocazione per la seconda decade di ottobre ma, se arriverà, sarà già troppo tardi».

Alessia Morani

Quindi, l’affondo politico. «Sembra che dietro questo atteggiamento ci sia una ragione politica. Il governo di Toninelli e Di Maio non è d’accordo sulle opere da finanziare decise dai Governi precedenti. In altre parole, preferisce far scivolare 59 persone nella disoccupazione, per l’assurda e stupida ossessione che li porta a distruggere tutto quello che i governi precedenti hanno fatto. Ora Di Maio e Toninelli facciano qualcosa per i 59 lavoratori di Fabriano. Basta una riunione del Cipe e quei lavoratori saranno salvi. Se questo non accadrà, saremo costretti a concludere che per loro delle meschine questioni di principio sono più importanti della vita delle persone. E che dunque la loro vantata attenzione per gli ultimi non è che un vuoto slogan usato per nascondere delle ciniche strategie di rivalsa. Da parte mia continuerò a impegnarmi al fianco dei lavoratori perché il Governo rinunci a un insensato atteggiamento di vendetta contro il passato. A pagare saranno i lavoratori».

Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli con la fascia tricolore
Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli con la fascia tricolore

A stretto giro di social, la replica del sindaco di Fabriano. «Un breve riepilogo dei fatti dell’ultimo anno: Settembre 2017: risale a questo mese, Governo PD, le ultime fatture pagate da Astaldi ai subfornitori. Fino a luglio 2018 il valore delle fatture rimaste inevase valeva quasi 30 milioni di euro; Gennaio 2018: nella finanziaria vengono messi 160 milioni per il completamento delle opere tra cui rientra la Quadrilatero. Anas potrebbe destinare 10 milioni di euro alla variante; Aprile 2018: mese nel quale è stato convocato per l’ultima volta il Cipe. In questa seduta, Governo PD, le due famose varianti non sono state messe all’ordine del giorno; Luglio 2018: Astaldi annuncia esuberi per 59 lavoratori. Nel frattempo, ha avuto problemi per un cantiere in Venezuela e nella commessa per la realizzazione del ponte sul Bosforo. Astaldi inizia a perdere terreno in borsa. Viene avviato il progetto di ricapitalizzazione che coinvolge un gruppo estero disposto a rilevare la concessione sul Bosforo».

Ancora, «Luglio 2018: sottopongo la questione al ministro Danilo Toninelli; Agosto 2018: la lira turca precipita. Il contratto con il Governo Turco prevede che il pedaggio del ponte sul Bosforo venga pagato in lire turche. Si complica la fase di ricapitalizzazione; Agosto 2018: Quadrilatero, grazie all’intervento diretto del sottoscritto e di Patrizia Terzoni, incontra il Ministro Toninelli al quale viene proposto un piano per riavviare i lavori: Quadrilatero salda tre Stati di Avanzamento Lavori che non erano stati pagati a causa della mancata produzione delle documentazioni da parte di Astaldi. Infatti, non avendo saldato le fatture dei subfornitori, i SAL non potevano essere pagati. Astaldi riceve quindi circa 30 milioni di euro di liquidità. Quadrilatero spiega anche l’importanza delle due varianti della quale una, la variante 6 per l’adeguamento di 2 gallerie sulla 76, è un atto dovuto, valore variante 6: 10 milioni; Agosto 2018: viene consegnato il secondo stralcio della Pedemontana, valore 92 milioni di euro; Settembre 2018: JP Morgan si tira indietro dal piano di ri-capitalizzazone di Astaldi».

Infine, «Settembre 2018: Patrizia Terzoni presenta un question-time in Commissione Ambiente e il Ministero nella risposta annuncia e ufficializza la riunione del Cipe per la prima decade di ottobre con all’odg la discussione del finanziamento delle due varianti. Questi sono i fatti. Ognuno si faccia la propria idea», conclude Santarelli.