FABRIANO – Diatriba Movimento 5 Stelle-Lega sul Fondo Salva Imprese atto quarto. Scambio di accuse reciproche fra il responsabile della Lega Marche, Paolo Arrigoni, e la deputata pentastellata di Fabriano, Patrizia Terzoni. «Su Quadrilatero e Fondo Salva Imprese, Arrigoni e la Lega meritano senz’altro dieci nella materia della propaganda sterile, ma valgono zero in quanto a risoluzione concreta dei problemi degli italiani. Infatti, la dichiarazione di Arrigoni è la “prova provata” delle grandi capacità propagandistiche della Lega ormai conosciute in tante spiagge italiane. Purtroppo, però, testimonia anche la scarsissima conoscenza degli iter, degli atti e dei dossier per la cui definizione siamo stati eletti in Parlamento, perché sono questi che permettono di governare concretamente un grande paese come l’Italia e fare del bene per cittadini ed imprese», l’affondo della vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera.
Addirittura, la Terzoni dubita delle capacità di comprensione del collega parlamentare. «Arrigoni non ha neanche ben capito il mio ultimo comunicato stampa, che si riferisce alle modifiche al Fondo, introdotte nell’ultimo Consiglio dei Ministri e non alla approvazione del Fondo stesso. È evidente che non sa neanche che il Salva Imprese, pur essendo stato approvato nel Decreto Crescita dopo un lungo tira e molla con la Lega, deve essere assolutamente integrato per venire incontro a criticità oggettive di alcune aziende subappaltatrici della Quadrilatero, che altrimenti non potrebbero accedere ai fondi stanziati».
A esempio, bisogna chiarire che un’azienda con problemi al Durc – causati proprio dal mancato pagamento dei lavori – «può accedere comunque al Fondo. Forse è alla Lega che manca la cultura d’impresa specie per le PMI. Purtroppo, la crisi insensata scatenata tra un mojito e l’altro da Salvini, ha bloccato all’ultimo secondo questa modifica. Questo perché nell’ultimo consiglio dei ministri prima della crisi il decreto con le modifiche era stato approvato solo “salvo intese”. Solo l’azione del M5S sta cercando di sbloccare l’impasse nonostante tutto attraverso un lavoro all’interno dei ministeri, a partire da quello retto da Di Maio. Insomma, la Lega si conferma una macchina vuota volta solo a conquistare consenso con la propaganda e la disinformazione. Sotto la scorza, niente», conclude la Terzoni.