FABRIANO – Progetto Quadrilatero, la prossima settimana sarà aperto lo svincolo di Campodiegoli con tre mesi di ritardo rispetto al previsto. Il neo ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, conferma la conclusione dei lavori per la prossima primavera, dunque con il pieno recupero del trimestre. Questo quanto emerso dal question time che i deputati del Movimento 5 Stelle umbri e marchigiani – Tiziana Ciprini, Patrizia Terzoni e Filippo Gallinella – hanno rivolto al Ministro.
Date certe per l’apertura al traffico dei due lotti rimasti da completare: quello di Fossato di Vico – Cancelli, che partirà il 29 ottobre e sarà terminato entro l’anno, e quello di Albacina – Serra San Quirico, la cui fine lavori è prevista per l’inizio della primavera prossima. L’esultanza è massima fra gli onorevoli pentastellati che ricordano tutto il loro lavoro scommettendo, quindi, che non ci saranno ulteriori intoppi.
«I cittadini delle aree interne di Umbria e Marche potranno presto fruire pienamente dei benefici della cosiddetta Quadrilatero. È stato confermato che i cantieri sulla Quadrilatero sono operativi e presto sarà completata la tratta SS76. Il Movimento 5 Stelle ha affrontato le problematiche riguardanti quest’infrastruttura fin dal primo giorno di questa legislatura, riconvocando tutte le parti attorno a un tavolo. Un lavoro che ha coinvolto il Mit e la Presidenza del Consiglio, Anas, Quadrilatero Spa e lo stesso comitato dei subappaltatori di Astaldi, ed è scaturito nell’introduzione nel decreto Crescita del cosiddetto ‘fondo salva-opere’, che ha consentito la ripartenza dei lavori della Quadrilatero anche grazie alla parziale risoluzione della crisi di Astaldi. Questo lavoro di squadra oggi ci consente di avere delle date certe per l’apertura al traffico dei due lotti rimasti da completare», proseguono Ciprini, Terzoni e Gallinella.
Capitolo finale dedicato alle ditte sub-appaltatrici di Astaldi, contraente generale del progetto Quadrilatero, che vantano crediti di diversi milioni di euro. «Esprimiamo soddisfazione anche per la risposta del ministro De Micheli sui pagamenti delle aziende subappaltatrici che inizieranno entro il mese di novembre. Era paradossale che in un Paese dove spesso le opere non si realizzano non venissero pagate proprio le aziende che il loro compito l’avevano svolto. Aziende, come detto, di un territorio in forte sofferenza che dobbiamo salvaguardare in ogni modo. Neanche un posto di lavoro deve essere perso in Umbria e nelle Marche» concludono, fieri, i parlamentari pentastellati.