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Quadrilatero, nasce un tavolo istituzionale sulla crisi Astaldi

La prima riunione operativa è stata fissata per la prossima settimana. Sarà monitorato il soddisfacimento dei crediti vantati da tutte le imprese impegnate nella realizzazione della strada

I Lavori alla Quadrilatero fermi
I Lavori alla Quadrilatero fermi

FABRIANO – Un tavolo istituzionale per la crisi Astaldi e, quindi, scongiurare il rischio incompiuta del progetto Quadrilatero. Questo quanto deciso dalle Regioni Marche e Umbria.

La situazione che si è venuta a creare con la crisi dell’impresa Astaldi, coinvolta nella realizzazione della strada statale 76 Perugia-Ancona sarà costantemente monitorata dalle due Regioni  coinvolte e dalle organizzazioni di categoria. Un incontro dedicato a queste problematiche si è svolto ieri, 31 ottobre, a Palazzo Donini a Perugia ed ha visto la partecipazione della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, dell’assessore regionale al lavoro della Regione Marche Loretta Bravi, dell’assessore alle infrastrutture della Regione Umbria Giuseppe Chianella, dell’amministratore unico della società Quadrilatero Guido Perosino e dei rappresentanti di Confindustria e di Ance di Umbria e Marche.

In questa occasione l’amministratore di Quadrilatero Perosino ha illustrato ai presenti lo stato attuale della situazione che vede le imprese locali in gravi difficoltà per il mancato pagamento dei lavori effettuati. Si è deciso pertanto di istituire un tavolo istituzionale del quale faranno parte le due Regioni, le associazioni di categoria e la società Quadrilatero per verificare costantemente lo stato di avanzamento delle procedure.

«L’impegno delle istituzioni – hanno assicurato la presidente Marini e gli assessori Bravi e Chianella – è volto ad individuare un percorso che garantisca anche il soddisfacimento dei crediti vantati da tutte le imprese impegnate nella realizzazione della strada, per assicurare la continuità delle opere che sono fondamentali per il territorio e per la salvaguardia delle imprese e dei lavoratori coinvolti. E a questo proposito dovranno essere coinvolti anche tutti i soci della Quadrilatero e cioè Anas e il Ministero delle infrastrutture».

La prima riunione operativa del tavolo istituzionale è stata fissata per la prossima settimana e potrebbe servire a capire anche la tempistica per l’eventuale e auspicata ripresa dei lavori anche a seguito dello sblocco dei finanziamenti da parte del Cipe relativamente alla Variante 6 e al terzo/quarto lotto della Pedemontana delle Marche, Fabriano-Muccia, complessivamente circa 150 milioni di euro.