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Quadrilatero: scendono i licenziamenti, ma i lavoratori proclamano una nuova mobilitazione

Primo incontro in Regione per la vertenza Astaldi questa mattina, 20 settembre. Dalla riunione sono scaturite due mini-notizie positive: la riduzione degli esuberi da 59 a 48 e la volontà dell'azienda di non procedere al licenziamento prima del 17 ottobre prossimo

Lavoratori in assemblea
Lavoratori in assemblea

FABRIANO – Primo incontro in Regione per la vertenza Astaldi, il contraente generale del maxi-lotto n. 2 del progetto Quadrilatero, che ha aperto una procedura di mobilità per 59 lavoratori dei cantieri di Fabriano, Borgo Tufico e Cancelli. Due mezze notizie positive – su numero esuberi sceso a 48 unità e sulla volontà dell’azienda di non procedere ai licenziamenti prima del 14 ottobre prossimo – anche se le parti restano distanti e senza lo sblocco dei finanziamenti da parte del Cipe, per la Variane n. 6 e i lotti tre e quattro della Pedemontana delle Marche, la Astaldi è intenzionata a inviare le lettere di licenziamento. Il 27 settembre, intanto, nuova protesta dei lavoratori.

Come era ampiamente nelle previsioni, la prima riunione di oggi, 20 settembre, nell’ambito della fase istituzionale, quindi con la discesa in campo della Regione Marche, non ha fatto registrare passi in avanti significativi. Davanti all’assessore Loretta Bravi, i segretari dei sindacati di categoria Fillea-Filca-Fenal, rispettivamente Daniele Boccetti, Luca Tassi e Andrea Casini, hanno ribadito la propria netta contrarietà al licenziamento dei lavoratori dei cantieri di Fabriano della Astaldi. L’azienda, da parte sua, rappresentata da Pietro Gianvecchio, ha confermato che procederà all’invio delle lettere di licenziamento se non dovessero giungere notizie confortanti dal Cipe. Quest’ultimo dovrebbe riunirsi nella prima decade di ottobre, quindi fuori tempo massimo visto che dal 4 ottobre, il contraente generale ha la facoltà di procedere ai licenziamenti. E qui si innestato le due mini-notizie positive. La Astaldi, infatti, ha informato di aver rivisto al ribasso il numero degli esuberi. Da 59 a 48, per via di alcuni trasferimenti e per scivoli pensionistici.

Inoltre, poiché la Regione Marche ha ribadito l’importanza del completamento dell’opera, mettendo sul campo la possibilità di accedere ad ammortizzatori sociali conservativi, ma solo se il Cipe sbloccherà i finanziamenti. La Astaldi ha accettato di non procedere immediatamente all’invio delle lettere di licenziamento. Insomma, si è deciso di fissare un nuovo summit – il prossimo 17 ottobre in Regione – questa volta decisivo, in un senso o nell’altro.

Tutte le parti si sono impegnate a sollecitare il Governo affinché si accelerino le procedure per lo sblocco dei finanziamenti, comprendendo entrambe le situazioni, oltre 100milioni di euro. Fondi già stanziati, ma non sbloccati visto che l’organismo interministeriale non si riunisce da fine aprile.

Le parti sociali hanno, quindi, riunito in assemblea i dipendenti dei cantieri di Fabriano della Astaldi nel pomeriggio di oggi. Sono stati informati i lavoratori degli esiti dell’incontro della mattinata e si è deciso, per dare maggiore forza alla vertenza, di organizzare una nuova mobilitazione per giovedì 27 settembre.