FABRIANO – Progetto Quadrilatero, per la viabilità ordinaria un toccasana in termini di sicurezza e non solo. Ma non è certo che potrà contribuire in modo determinante per attirare potenziali investimenti. Questo il pensiero del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, che interviene sulla querelle che vede Legambiente e Rifondazione Comunista regionale sul fronte contrapposto rappresentato dall’ex primo cittadino, Roberto Sorci.
«Fondamentalmente ci sono ragioni da ambo le parti», evidenzia Santarelli. «Legambiente e Rifondazione comunista regionale hanno evidenziato bene il fallimento delle aree leader, anche se gli ricordo come da tempo c’è chi ha denunciato ciò prima di loro. E, per onor del vero, Rc ha votato a favore del progetto nella sua interezza come ha ricordato l’ex consigliere comunale Katia Silvestrini. Devo ancora verificare, ma alcuni matelicesi riuniti in un comitato mi hanno contatto per far presente come il tracciato della Fabriano-Muccia sia cambiato in modo peggiorativo, facendo innalzare i costi e sovradimensionando l’opera».
Ragione ne ha anche l’ex primo cittadino Sorci. «Sicuramente le infrastrutture come le strade servono e devono essere fatte bene, nel rispetto dei vincoli paesaggistici e naturalistici, come ha evidenziato Sorci. Ma credo che, a volte, si possa anche essere penalizzati da strade con percorrenza veloce. Credo che, da quando Perugia è più facilmente raggiungibile, dal punto di vista turistico Fabriano abbia perso o, comunque, rischia di essere solo una zona di transito».
Il Movimento 5 Stelle, di cui Santarelli è fra i massimi esponenti locali, ricorda come il trasporto merci non su strada, ma su ferro, sia preferibile. «Si tratta di una scelta politica che non è stata fatta in queste zone. Il Progetto Quadrilatero è nato quindici anni fa e si concluderà fra un anno circa e ben si innesta nella politica che la Regione Marche sta portando avanti, di una strada per ogni valle».
Secondo il sindaco di Fabriano, «prima di costruire strade occorre sempre fare un’attenta analisi dei flussi. Non accetto che si dia per scontato che avere più strada significhi più investimenti sul territorio. Ci vogliono le idee per questa sicurezza».
Invece, per quel che riguarda i cittadini-utenti, «il raddoppio della SS. 76 è sicuramente molto buono in termini di sicurezza e mobilità».