ANCONA- Il terremoto torna a fare paura. La giornata del 18 gennaio 2017 si trasforma in un incubo. Quattro scosse molto forti, di magnitudo superiore a 5 hanno fatto tremare le Marche, l’Abruzzo e il Lazio. Sebbene l’epicentro sia nell’aquilano, il sisma è stato avvertito perfettamente anche ad Ancona.
Gente in strada, scuole evacuate e tanto spavento. Il terremoto ha colto di sorpresa gli studenti che al momento delle scosse si trovavano in classe. I banchi hanno cominciato a tremare ed è scattato l’allarme per il piano di evacuazione come previsto dai protocolli. Gli studenti sono poi stati fatti rientrare. In piena autonomia, i dirigenti scolastici dei vari istituti o plessi hanno deciso se chiamare i genitori per far andare a riprendere i figli o se far rientrare gli alunni in classe. Le scuole evacuate sono state diverse: Maggini, Pascoli, Montessori, Donatello, Marconi e il liceo Savoia Benincasa.
Nel giro di un’ora sono state registrate 3 scosse: la prima alle 10.25 di magnitudo 5.1 e con una profondità di 9 km; la seconda, la più forte con una magnitudo di 5.4, alle 11.14; la terza 10 minuti dopo, alle 11.25, di magnitudo 5.3. Dopo qualche ora di tregua, alle 14.33 un’altra forte scossa di magnitudo 5.1. Paura anche nel tribunale di Ancona. Il terremoto è stato avvertito perfettamente e l’udienza del processo per le spese in Regione dei gruppi consiliari, in corso al quinto piano, è stata sospesa.
A seguito degli eventi sismici, si è riunito in mattinata a Palazzo del Popolo il Coc, il Comitato Operativo Comunale. Nessuna segnalazione è giunta alla centrale operativa del Comando della Polizia Municipale di Ancona e al momento non risultano criticità negli edifici pubblici. Restano quindi aperte tutte le scuole, gli asili nido e le strutture sportive.
Polemica per questa decisione da parte del consigliere di Forza Italia, Daniele Berardinelli. «Il Sindaco dopo il terremoto ha lasciato la decisione se evacuare o meno oggi le scuole ai dirigenti scolastici senza emanare alcuna ordinanza. Ha deciso di non chiudere le scuole nei prossimi giorni senza aspettare le verifiche post sisma nonostante le tre forti scosse ravvicinate della mattina- commenta il consigliere di minoranza-. Un comportamento inspiegabile se non fosse oramai chiaro che questa Giunta Mancinelli non ha mai preso in seria considerazione la sicurezza delle scuole, non avendo mai effettuato le verifiche di vulnerabilità sismica, statica, nonostante siano obbligatorie per legge. Solo 8 scuole su 57 sono state verificate in tutti questi anni, tra l’altro riscontrando in queste 8 problematiche strutturali».
I pasti non utilizzati questa mattina negli istituti scolastici dove i dirigenti hanno fatto uscire tutti gli studenti sono stati destinati alla mensa di Padre Guido.