JESI – “Quest’anno va di moda il giallo, distinguiti, dona il plasma”. È il titolo della coloratissima campagna nazionale, regionale, provinciale e locale sulla sensibilizzazione della raccolta del plasma che l’Avis di Jesi insieme al coordinamento delle Avis della Vallesina sta rilanciando con una bella accelerata.
Grazie all’esercito di donatori – 1700 solo a Jesi – la Regione Marche può vantare l’autosufficienza per la donazione di sangue, ma per il plasma siamo ancora indietro. C’è molto da fare e anche con urgenza, poiché il plasma – essenziale per la produzione dei cosiddetti farmaci salvavita usati nelle terapie oncologiche, in quelle croniche (Sla, epilessia…) ma anche per le malattie genetiche e gravi forme di asma bronchiale – è sempre insufficiente rispetto alla necessità di produzione di questi farmaci di fascia A, costosi e offerti gratuitamente dal nostro sistema sanitario nazionale. Oggi presso la sede CasaAvis di via Guerri si è fatto il punto sulla campagna gialla insieme al direttore del Centro Trasfusionale di Jesi-Fabriano-Senigallia dottor Giuseppe Furlò, il coordinatore delle Avis Vallesina Bruno Dottori, i presidenti Bruno Trillini (Avis Filottrano), Franco Dinorscia (Avis Staffolo), Alessandro Carotti (Avis Monsano), Silvano Simonetti (Avis Montecarotto-Serra de’ Conti). Il Coordinamento Vallesina comprende anche le sezioni di Cingoli-Apiro, Cupramontana, Moie-Pianello Vallesina, Morro d’Alba, San Marcello, Santa Maria Nuova, San Paolo di Jesi.
«Avevamo anticipato questa campagna già dieci anni fa – spiega Bruno Dottori – comprendendo che sul fronte della donazione di plasma siamo indietro rispetto a quella del sangue. Ma è ugualmente importante. Oggi, insieme al direttore del Centro Trasfusionale abbiamo deciso di incrementare la raccolta “gialla”, offrendo ai potenziali donatori, uomini o donne che siano, la possibilità di donare con aperture straordinarie del Centro trasfusionale di Jesi, Fabriano e Senigallia. Invariati gli orati mattutini (8-12,30) a cui si aggiungeranno a maggio due aperture straordinarie il pomeriggio dalle ore 14,45 alle 16,30 solo per la raccolta del plasma. «La questione è talmente importante che la Regione potrà beneficiare di fondi dal Pnrr destinati alle Ast per questa campagna – spiega Dottori – l’Italia è al 33,66% di donazioni di plasma, la Francia è al 50%, molto più avanti di noi. Nelle Marche la campagna gialla è iniziata dieci anni fa, ora si è deciso di accelerare essendoci le condizioni. Il plasma, cioè la parte liquida del sangue di colore giallo, può essere donato fino a 4 volte l’anno. Stiamo andando bene, ma vogliamo incrementare la donazione e spingere i nuovi donatori». La campagna è partita, le Avis mandano un avviso a casa invitando alla donazione. Il primo donatore deve fare un iter di un mese con analisi, questionari e colloqui col medico poi può entrare a far parte della grande generosa famiglia dell’Avis che a Jesi conta 1700 donatori di cui 70 oltre i 65 anni, 150 tra i 18 e 25 anni, 250 tra 26 e 35 anni, il resto tra 36 e 55 anni.