ANCONA – «Superato il Declassamento della Questura, resta il nodo organici e mezzi in provincia, con scelte gestionali che valorizzino la prevenzione e rinforzino le attività di repressione mettendo al centro la Sicurezza del cittadino ed i servizi offerti». A dirlo è il segretario provinciale Siulp Ancona Alessandro Bufarini in una nota stampa.
La sicurezza «non è un costo del Sistema ma “l’imprescindibile precondizione” per un sereno e prospero sviluppo, economico e sociale del territorio – prosegue Bufarini -. Ecco perché si è sempre battuto per rielevare la questura di Ancona in fascia B, dopo il declassamento. Raggiunto il risultato, ora serve un cambio di rotta sugli organici, con
un serio e costante potenziamento di personale e mezzi. Se dal 2019 la Questura è passata dalle 372 unità alle 240 odierne, emblematiche sono le situazioni delle squadre investigative come la Squadra Mobile che è passata dalle 40 unità del 2019 alle 33 odierne (compresa della SISCO) e la Digos che è passata dalle 20 unità del 2019 alle 15 odierne; il calo di personale ha interessato tutti gli Uffici della Questura compreso l’ufficio Passaporti (vedasi le difficoltà risolte con le aperture straordinarie per l’emissione del documento) ed i Commissariati di P.S. che non riescono a garantire una volante h24 sul territorio».
Secondo il Siulp «la Polizia Stradale è quasi “scomparsa” sulle strade extraurbane con il costante rischio sicurezza anche per gli operatori che vi operano, infatti la sola Sezione Polizia Stradale di Ancona è passata dalle 87 unità del 2019 alle 72 odierne. Insomma, una diminuzione generalizzata di personale “figlia” di scelte politiche sbagliate negli anni, ma che pagano i cittadini, oggi. Eppure – prosegue Bufarini nella nota stampa – con i costanti sacrifici e spirito di abnegazione dei colleghi, i livelli di sicurezza e la garanzia dei servizi ai cittadini è rimasta costante, come pure gli “sforzi” per l’emissione dei passaporti e permessi di soggiorno. Tutto ciò con sacrifici ed a scapito della vita personale e familiare dei colleghi. Il recente segnale dato dal Questore Capocasa, nella sua autonomia gestionale e secondo le sue priorità, è stato al controllo del territorio, all’attività di prevenzione per garantire la vicinanza al cittadino e la sicurezza di chi sta su strada ed il reintegro del personale nell’attività di repressione. Un primo importante passo, non ancora
sufficiente ma che va nella direzione giusta».
Il Siulp ringrazia tutti i colleghi «per i sacrifici fatti ma, ora, vi è la necessità impellente di nuove risorse, non solo personale ma anche fondi per garantire il pagamento degli straordinari che giornalmente vengono svolti e
“tagliati”, e di mezzi come le autovetture del controllo del territorio che hanno una media di oltre 200.000 km.
Ora – prosegue la nota -, chiediamo continuità e la massima attenzione anche ad alcuni servizi che destano allarme
sociale come quelli legati al “codice rosso”, ma siamo certi che non mancherà tale sensibilità».
«Lo abbiamo sempre detto – spiega – e lo ribadiamo ora, serve una politica gestionale che stabilisca delle priorità ed una rimodulazione delle risorse per impiegare al meglio il “grande” potenziale in termini di competenze che ha a disposizione la Polizia di Stato. Il Siulp Ancona – prosegue – auspica che nelle prossime assegnazioni ministeriali di giugno continui il trend positivo affinché si possa risanare l’organico della Polizia di Stato della provincia di
Ancona, depauperato da scelte sbagliate, a livelli adeguati ed azzerare nel tempo quella diminuzione generalizzata tra il 20 e 30 per cento, di media, che ha “colpito” tutti gli Uffici o Reparti della provincia, aggravati con l’aumento dell’età media. Il Siulp – conclude – continuerà a fornire il proprio costruttivo contributo ed ha ancora aperte altre questioni
per la valorizzazione di importanti uffici della Questura a partire proprio da quello deputato al controllo del territorio e le squadre investigative, su cui si confronterà nuovamente con il Questore Capocasa».