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Raccolta differenziata, Castelfidardo sul podio dei Comuni marchigiani

La città della fisarmonica è stata incoronata ieri a Roma tra i “Comuni rifiuti free”, in occasione del 26esimo rapporto “Comuni ricicloni” a conclusione della seconda giornata dell’Ecoforum sull’economia circolare dei rifiuti

CASTELFIDARDO – Castelfidardo sale sul podio marchigiano dei “Comuni ricicloni” sopra i 15mila abitanti con il 79,4 per cento di raccolta differenziata e 74,1 chili di secco residuo all’anno per abitante. La città della fisarmonica è stata incoronata a Roma tra i “Comuni rifiuti free”, in occasione del 26esimo rapporto “Comuni ricicloni” a conclusione della seconda giornata dell’Ecoforum sull’economia circolare dei rifiuti organizzato da Legambiente, “Editoriale La nuova ecologia” e Kyoto club. E’ tra quei Comuni dove la raccolta differenziata funziona correttamente ma soprattutto dove ogni cittadino produce, al massimo, 75 chili di secco residuo all’anno. Altre due le città marchigiane sul podio, Torre San Patrizio nel fermano per la categoria sotto i cinquemila abitanti, e Fermignano (Pesaro Urbino) per quella tra i cinquemila e i 15mila. Buono il risultato per Agugliano e Polverigi, facenti parte della prima categoria (sotto i cinquemila), rispettivamente con il 76,7 per cento e il 76 di raccolta, ottavo e decimo posto. Serra de’ Conti ha ricevuto il premio “Corepla” grazie alla crescita nella raccolta e nella qualità degli imballaggi di plastica.

A ritirare il premio il sindaco Roberto Ascani che, accanto all’assessore all’Ambiente Romina Calvani, ha detto: «Segno di un’ottima raccolta differenziata e di una gestione virtuosa da parte dei cittadini soprattutto in questi ultimi due anni, in cui abbiamo introdotto il tracciamento delle utenze e stretto le maglie sui conferimenti non corretti. Ho ringraziato Legambiente per l’iniziativa perché ogni anno questi premi sono motivo di gratificazione ai nostri cittadini. Un grande sacrificio che deve essere riconosciuto e raccontato».

«Questi dati ci dimostrano che è possibile abbattere la produzione dei rifiuti ma che la strada purtroppo è ancora lunga – dice Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche -. E’ importante insistere nei territori che sono in ritardo con la raccolta differenziata, continuare a puntare sul porta a porta e investire con decisione nella realizzazione di impianti di digestione anaerobica».