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Raccolta rifiuti urbani, a Cerreto scoppia la polemica

A sollevarla è la sezione cittadina del Partito Democratico che si fa portavoce del malcontento dei residenti e attacca frontalmente la Giunta guidata dal sindaco, Giovanni Porcarelli

Cerreto D'Esi
Cerreto D'Esi

CERRETO D’ESI – Problema raccolta rifiuti urbani a Cerreto D’Esi. A sollevarlo è la sezione cittadina del Partito Democratico che si fa portavoce del malcontento dei residenti e attacca frontalmente la Giunta guidata dal sindaco, Giovanni Porcarelli.

«La giunta comunale e il Sindaco, in questa fine legislatura, sembrano intenzionati a rendere quanto più possibile complicata la vita futura di noi cerretesi, compiendo atti, che condizioneranno, comunque vadano le elezioni, il nostro futuro.
In questo settore è forte il disagio che manifestano i paesani, sia sui social che direttamente agli amministratori. I cerretesi elevano proteste e denunciano gravi mancanze, in particolare per lo stato pietoso in cui versano le cosiddette isole di prossimità. Vengono abbandonati rifiuti e materiale proveniente da ristrutturazioni e da pulitura di cantine, elettrodomestici e materassi, fino al caso estremo della carcassa di un cinghiale e un capretto in putrefazione. Tali materiali sono causa di cattivo odore e condizioni igieniche precarie. Il Sindaco sa di questo disagio, ha difficoltà a rispondere e quindi usa la tecnica a lui congeniale di scaricare le responsabilità sugli altri, come del resto fa sempre», l’incipit dell’accusa mossa all’Esecutivo da parte del segretario democrat, Angelo Cola.

Per dieci anni con la giunta Alessandroni, il Comune aveva affidato il servizio alla Ancona Ambiente con la forma definita “in house providing” che risulta essere la soluzione organizzativa più economica, efficace ed efficiente. Successivamente, nel momento del commissariamento del comune di Cerreto D’Esi si decise per l’affidamento per gara di appalto pubblica in cui anche i privati erano ammessi, invece che prorogare il servizio. «Invano abbiamo chiesto al sindaco Porcarelli, una volta insediatosi, di ritornare su questa decisione visto che ne aveva facoltà», ricordano dal Pd cerretese.

Il primo marzo scorso è scaduto il contratto con l’attuale ditta e Porcarelli ha deciso di affidare in house il servizio di raccolta rifiuti ad Ancona Ambiente senza gara e appalto, ma anche la ditta privata continua a operare. «Caro Porcarelli, ti ci sono voluti tre anni per capirlo», ironizza Cola. «Ora il Comune si trova in una fase di interregno e, come tutti i periodi di transizione, la gestione deve essere oculata e attenta. Non basta passare da una ditta all’altra, ci sono da concordare tempi, determinare, risorse e quantificare investimenti. Ma, cosa più importante, è sapere quali obiettivi si vogliono raggiungere. Ad esempio, cosa facciamo con le isole di prossimità? Vogliamo istallare le telecamere per evitare comportamenti incivili degli utenti? Vogliamo munire gli stessi di tessera card e adeguati cassonetti in modo che ognuno paghi in base alla quantità di rifiuti versati? Tutte cose di cui si dovrebbe discutere con il nuovo gestore, ma di cui non si ha nessuna notizia».

Insomma, una situazione di interregno, «la vecchia ditta prosegue stancamente nel suo operare e la nuova non si sa quando arriva. Non sappiamo neanche se cambieranno i cassonetti e se arriveranno quelli a pedale. Una sola cosa è certa: qualunque cosa tocchi Porcarelli per Cerreto D’Esi sono dolori», conclude Angelo Cola.