Ancona-Osimo

Raddoppio ferroviario lotto Genga-Serra San Quirico: presentata la relazione conclusiva

Il coordinatore del dibattito pubblico Alberto Cena ha illustrato un documento riepilogativo di oltre 70 pagine contenente le istanze del territorio, che verrà portato in Conferenza dei Servizi

La presentazione della relazione conclusiva

GENGA – Con la presentazione della relazione conclusiva, è terminato oggi il dibattito pubblico sul raddoppio della linea Orte-Falconara, in particolare del lotto Genga-Serra San Quirico. Riuniti in modalità ibrida i principali stakeholder del territorio – Vincenzo Macello, Commissario Straordinario di Governo per l’opera, Daniele Carnevali, Presidente della Provincia di Ancona, Caterina Cittadino, Presidente della Commissione Nazionale Dibattito Pubblico, Marco Marchese, Direttore investimenti area Centro di RFI e dei sindaci dei comuni interessati – il Coordinatore del Dibattito Pubblico Alberto Cena ha illustrato un documento riepilogativo di oltre 70 pagine contenente le istanze del territorio, che verrà portato in Conferenza dei Servizi. La realizzazione dell’intero lotto, i cui dettagli dovranno passare al vaglio della prossima Conferenza dei Servizi – alla quale approderà la relazione conclusiva quale riassunto delle istanze del territorio – si concluderà entro il 2026, ed è già stata finanziata per oltre 400 milioni di euro.

La relazione

Molte le istanze, le proposte, i miglioramenti e le modifiche richieste, tutte inserite nella relazione conclusiva: dalla richiesta di valutare varianti di tracciato alla considerazione dell’impatto socio-economico non solo dell’opera ma anche della fase di cantierizzazione. La Cuna, la cava della Gola della Rossa, le Grotte di Frasassi, la frazione di Palombare e la Stazione di Genga sono stati oggetto di sopralluoghi specifici, e a ciascun sito è stato dedicato ampio spazio nella relazione conclusiva. Centrali poi i temi della viabilità di raccordo, dei tempi e dei costi di realizzazione, argomenti sui quali si sono espresse anche le diverse associazioni di categoria. Per tutti questi temi la relazione riporta la descrizione delle istanze e le risposte fornite dal proponente (RFI), individuando, in modo terzo e imparziale, le questioni a cui il dibattito non è riuscito a rispondere che entreranno in Conferenza dei Servizi.

Rilevanti anche i “numeri” del dibattito pubblico, che, presentati durante il bilancio tracciato dal coordinatore, testimoniano un’elevatissima partecipazione da parte della cittadinanza. Sedici i momenti di dialogo – tra sopralluoghi, incontri informativi con il territorio, incontri di approfondimento e tavoli tecnici – diciannove “Quaderni degli Attori” – documenti con cui i diversi portatori di interesse hanno fornito contributi rilevanti – quasi cinquecento cittadini coinvolti, 1.378 utenti unici che hanno visitato la pagina web del dibattito pubblico per un totale di 7.347 pagine visitate. Su Facebook, i numeri sono ancora più alti: 134.181 visualizzazioni delle dirette, 61.167 persone raggiunte e 3.907 interazioni con i post della pagina. Nutrito anche lo staff che ha lavorato al Dibattito: 24 tecnici specializzati RFI e Italferr (Gruppo FS Italiane) e 15 figure professionali di affiancamento al coordinatore. «Il dibattito pubblico non ricalca linee precostituite, ma è un processo che si compone, passo dopo passo, insieme al territorio», ha commentato il coordinatore del dibattito pubblico Alberto Cena a margine della presentazione. «Abbiamo ascoltato i cittadini per capire quali fossero le principali perplessità, i dubbi, le proposte e le istanze, in modo da orientare collegialmente questo dibattito. Siamo andati direttamente sul posto per camminare insieme ai cittadini sul percorso del tracciato, analizzandolo nei dettagli anche con i tecnici RFI, e mi sento di dire che è stato un successo: così come dimostra la relazione conclusiva presentata oggi, abbiamo dato ampio spazio a tutte le istanze, che sono così ben rappresentate in vista della Conferenza dei Servizi».