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Ragaini, il 4 agosto al via i licenziamenti

Operai e sindacalisti sono stati ricevuti dal presidente del Consiglio Regionale Mastrovincenzo che si sta attivando per coinvolgere anche il Ministero per lo Sviluppo economico

Gli operai della "Ragaini" in sit-in davanti alla Regione

LORETO – Continua lo sciopero degli operai della Ragaini radiatori di Loreto. Stamattina sit-in di almeno 60 dipendenti davanti alla sede del Consiglio regionale in piazza Cavour mentre le Rsu e le rappresentanze sindacali Fiom-Cgil con Tiziano Beldomenico, Danilo Capogrossi per Fim-Cisl e Uilm con Filomena Palumbo sono state ricevute dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo. L’incontro era stato già preannunciato una settimana fa durante la manifestazione in centro a Loreto prima del colloquio con il sindaco Paolo Niccoletti.

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Tre consiglieri di maggioranza hanno firmato una mozione presentata da Boris Rapa di “Uniti per le Marche” e sottoscritta da Gianluca Busilacchi, capogruppo Pd, e Luca Marconi di “Popolari Marche-Unione di Centro”, e la consigliera Elena Leonardi di Fratelli d’Italia ne ha presentata anche una seconda. «Con la mozione si chiede di istituire in tempi brevissimi un tavolo di lavoro e di confronto alla presenza dei rappresentanti della ditta, dei lavoratori, del Comune di Loreto e della Prefettura – si legge – per adottare provvedimenti necessari per salvaguardare il posto di lavoro dei 166 dipendenti e considerare ogni possibile soluzione alternativa agli esuberi».

Al centro dell’attenzione l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo per 166 dipendenti su 320 attualmente in forza, comunicato il 22 maggio scorso dalla proprietà. Come evidenziato dalle stesse rappresentanze sindacali, l’azienda è da tempo in crisi ma negli ultimi dieci anni non sono stati effettuati investimenti nel processo produttivo, con il risultato di una perdita significativa delle fette di mercato. Già fatto uso, in larghissima parte, dei previsti ammortizzatori sociali, annoverando però notevoli ritardi nei pagamenti degli stipendi.

Il 2 maggio, nel corso di un incontro con l’assessore Loretta Bravi, era stata valutata la possibilità di trasformare il contratto di solidarietà difensivo in cassa integrazione straordinaria per consentire di ridurre al minimo i tagli del personale ma poi è arrivata la comunicazione della procedura di licenziamento che dovrebbe concludersi il 4 agosto.

In quattro punti l’impegno assunto dal presidente Mastrovincenzo condiviso dai consiglieri Rapa e Leonardi: «Inseriremo la discussione dei due atti all’ordine del giorno del prossimo Consiglio con l’obiettivo di fonderli in una risoluzione unitaria. Inviteremo la Giunta a continuare a seguire l’evolvere della situazione e ad attivare un coinvolgimento diretto del Ministero per lo Sviluppo economico». Mastrovincenzo ha posto quindi l’attenzione sulla possibilità di verificare l’esistenza di eventuali soggetti interessati a rilevare l’azienda e su quella di poter fare ricorso a nuovi ammortizzatori sociali. Da ultimo il Presidente ha comunicato che invierà una lettera all’azienda con la richiesta di ritornare sui propri passi in ordine agli annunciati licenziamenti: «Si tratta si una situazione particolarmente delicata che rischia di ipotecare il futuro della Ragaini, con ripercussioni notevoli sul tessuto produttivo e sociale del territorio».

Le organizzazioni sindacali: «Dopo aver esposto la situazione abbiamo sottoposto al Presidente del Consiglio Regionale i punti fondamentali su cui aprire un tavolo di trattativa, puntano alla revoca della procedura di licenziamento di 166 dipendenti, trovando insieme soluzioni condivise alla ricerca di una soluzione al problema degli ammortizzatori sociali in scadenza entro la fine dell’anno, oltre che alla ricerca di soggetti imprenditoriali interessati a rilevare l’azienda. Il presidente Mastrovincenzo ha espresso la volontà di discutere in aula già il 27 giugno le due mozioni per istituire un tavolo di lavoro territoriale e per discutere la vertenza al Ministero. Visto che nei precedenti incontri l’azienda si è sempre sottratta a una discussione seria, è stata richiesta la presenza dell’assessore regionale al Lavoro Loretta Bravi ai prossimi incontri in Regione. Venerdì 23 giugno è invece previsto l’incontro dei rappresentanti sindacali con il Prefetto».