PESARO – Affidamenti diretti, anche la Prefettura vuole vederci chiaro.
L’avvocata Pia Perricci ha redatto un esposto sulla Fondazione Pescheria e la Prefettura ha chiesto un parere al Viminale. La lettera è firmata dal prefetto di Pesaro-Urbino Emanuela Saveria Greco.
Il fatto è stato reso noto dalla Perricci, ex candidata sindaco e fondatrice di “Evolviamo”, che prima di Ferragosto aveva presentato il ricorso dal quale poi è scaturita la missiva della prefettura.
«Con riferimento all’esposto in oggetto pervenuto il 9 agosto 2024, si comunica che questa Prefettura ha richiesto il parere del Ministero degli Interni in ordine alle problematiche nello stesso riportate». L’esposto era stato presentato da Perricci, oltre che alla Prefettura, anche al Ministro per la Cultura, al segretario Mic per le Marche, Anac e Corte dei Conti. Un’altra risposta era già arrivata dall’Anac, con l’apertura di un procedimento.
Nell’esposto viene sollevata la questione legata agli obblighi di trasparenza imposti dalla legge, e anche al rapporto tra la Fondazione Pescheria e il Comune per i fondi ricevuti per l’organizzazione di Pesaro Capitale della Cultura. Il rapporto con la Fondazione era partito qualche settimana dopo la delibera del Consiglio dei Ministri, del 22 giugno 2022, con la quale veniva conferito in via ufficiale a Pesaro il titolo di Capitale della Cultura 2024. Il 3 agosto dello stesso anno il Comune approvava uno schema di convenzione con la Fondazione Pescheria che includeva la gestione integrata e coordinata di tutto il programma culturale.