ASCOLI PICENO – Il Comune di Ascoli è tra i primi in Italia ad avviare i PUC – Progetti utili alla collettività, che metteranno al lavoro i percettori del reddito di cittadinanza della città.
L’impiego avverrà in sinergia con gli enti del Terzo Settore che avevano risposto ad un bando pubblicato in precedenza dall’amministrazione comunale. In totale si tratta di 15 progetti di utilità sociale, che impiegheranno per servizi alla collettività locale residenti che non hanno impedimento dal punto di vista fisico o di altro genere.
Gli ambiti di lavoro in cui verranno applicati i PUC – previsti dalla legislazione nazionale sul Reddito di cittadinanza – sono i più vari. Si va dalla tutela ambientale al settore culturale, da quello artistico a quello sociale in senso ampio.
«Quello di Ascoli Piceno è uno dei primi Comuni ad aver avviato tali programmi – commenta il sindaco Marco Fioravanti – e ciò ci renderci molto orgogliosi. In questo modo valorizziamo i cittadini percettori dell’assegno, favorendo anche un loro graduale reinserimento nel mondo del lavoro».
Si partirà da alcuni residenti per arrivare, nel corso delle prossime settimane, a coinvolgere 139 persone, sempre in attuazione dei progetti approvati nel territorio dell’Ambito Sociale Territoriale XXII del capopoluogo.
«Eravamo già pronti a partire nel marzo scorso – ricorda l’assessore ai servizi sociali Massimiliano Brugni – ma la pandemia ci ha fermato. Ora rilanciamo le iniziative che permetteranno di impiegare i beneficiari sia per servizi del Comune che di enti, associazioni e cooperative del capoluogo».
Ma l’impegno del Comune piceno per cercare di rispondere alle esigenze delle fasce più deboli della città, già in difficoltà per la crisi economica e con reddito diminuito e bisogni familiari accresciuti a causa della crisi sanitaria, non si ferma qui. Perché la Giunta ha appena approvato il quarto bando per distribuire ai richiedenti i buoni alimentari.
Come a Natale, sono 650 le domande pervenute agli uffici comunali, che proprio in questi giorni vengono esaminate: «Come amministrazione comunale siamo sempre rimasti vicini a coloro che hanno evidenziato maggiori problematiche sociali ed occupazionali – conclude Brugni – e continueremo a farlo il più a lungo possibile, sperando nell’uscita da un’emergenza che sta durando più del previsto».
Da ricordare che secondo dati dell’Uil, nella provincia di Ascoli i nuclei richiedenti il reddito di cittadinanza nel 2020 sono stati 2.998 pari allo 0.2% del dato nazionale. Rispetto al 2019 si sono registrate 1.242 richieste in meno.