ANCONA – Sono già 250 le domande di assegno di inclusione inviate dall’Inas Marche in soli due giorni. La procedura è stata aperta il 18 dicembre, ma da gennaio le domande potranno essere inviate anche tramite Caf. L’assegno di inclusione è il nuovo strumento di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale che va a sostituire il reddito di cittadinanza.
La nuova misura in vigore dal 1° gennaio del 2024 e fornirà un beneficio economico ai nuclei familiari in condizioni svantaggiate con almeno un minore, una persona disabile, un over 60 o in condizioni di svantaggio e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.
«La procedura è attiva e si compone di due passaggi fondamentali – spiega Paolo Appolloni, responsabile regionale dell’Inas Marche – . Prima si inserisce la domanda di assegno di inclusione sul portale INPS. Successivamente sul portale Siisl (sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa), si compila il pad (patto di attivazione digitale) per inviare i dati del nucleo familiare ai servizi sociali del comune di residenza».
Successivamente i servizi sociali, prosegue «contatteranno il nucleo entro 120 giorni per la valutazione dei percorsi da intraprendere per l’inclusione sociale o lavorativa. L’erogazione della prestazione decorre dal mese successivo alla sottoscrizione del pad». «Numeri sensibilmente ridotti rispetto a quelli della prima versione del reddito di cittadinanza – spiega -: adesso il beneficio spetta a condizioni più stringenti, mentre prima bastava solo avere un reddito basso da Isee ed essere disoccupati».
Già nei giorni precedenti l’apertura dell’invio delle domande, sono stati molti i marchigiani che si erano informati, «la procedura fa qualche bizza a livello informatico, ma per il resto si procede» conclude.