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Elezioni regionali, le Sardine marchigiane danno la sveglia al centrosinistra. Mattiuzzo: «Esca un nome e largamente condiviso»

Il coordinatore del movimento annuncia incontri sul territorio per parlare con la cittadinanza di sisma e sanità. E specifica: «Noi non ci candidiamo»

Giorgio Mattiuzzo insieme ad altre Sardine
Giorgio Mattiuzzo insieme ad altre Sardine (foto di repertorio pre covid)

ANCONA – Le Sardine danno la sveglia al centrosinistra. A poco più di 3 mesi dalle elezioni regionali delle Marche, mentre la coalizione guidata dai dem si guarda ancora i piedi, il centrodestra si organizza e lavora sotto traccia ma neanche tanto, forte dei sondaggi che lo vedono in testa, il più recente dei quali è quello pubblicato il 30 gennaio scorso dal quotidiano Affariitaliani che dà il blocco formato da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia (con altri partiti o liste minori) tra il 50 e il 54%. Insomma, secondo le Sardine c’è da far presto.

«Ci auguriamo che esca fuori un nome il più largamente condiviso e che segni un cambio di passo rispetto al passato». A parlare è il coordinatore regionale del movimento Giorgio Mattiuzzo. Nel chiarire che «nessun membro del Movimento 6000 Sardine nelle Marche, a prescindere da ruolo o posizione, si candiderà alle prossime regionali», chiedono di fare presto e di individuare un candidato che largamente condiviso. «Negli incontri con tante persone con le quali abbiamo avuto occasione di parlare nelle piazze, queste ci chiedono un cambio di passo rispetto al passato, specie in tema di ricostruzione e sanità».

«Ancora oggi non ci sono certezze né sui candidati né sui programmi», spiegano. Intanto però loro “affilano le armi” e annunciano che già dalla prossima settimana partirà una serie di incontri sul territorio regionale partendo con Ancona e Macerata, ma l’obiettivo è quello di toccare anche le altre province marchigiane per parlare di post sisma e sanità con i cittadini. Gli incontri infatti sono aperti a tutti.

Insomma, le Sardine lavorano per diventare sempre più capillari sul territorio e per strutturarsi ancora di più. Intanto il 20 febbraio l’appuntamento è a Pesaro, dove arriverà Salvini per la campagna elettorale.