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Dottorati di ricerca, arrivano 1,4 milioni dalla Regione

Sono 2,2 milioni i soldi che verranno stanziati. La proposta è arrivata dall'assessore al Lavoro, Formazione e Istruzione Loretta Bravi: «La ricerca rappresenta un’attività di studio imprescindibile per l’innovazione e la competitività del sistema economico, tanto più in questo difficile periodo che stiamo vivendo»

L'assessore Loretta Bravi alla presentazione del Rapporto 2017 dell'Osservatorio regionale del mercato del lavoro

ANCONA- Innovazione, ricerca, aziende. Questi i tre pilastri che muovono la macchina regionale verso il finanziamento di dottorati innovativi e dottorati Eureka. Anche nell’anno 2021/2021, la giunta regionale stanzierà 2,2 milioni di euro, su proprosta dell’assessore al Lavoro, alla Formazione e all’Istruzione Loretta Bravi, che spiega:

«La Regione Marche ritiene che la ricerca rappresenti un’attività di studio imprescindibile per l’innovazione e la competitività del sistema economico, ed in particolare per quello regionale tanto più in questo difficile periodo che stiamo vivendo. Superate l’emergenza epidemiologica – continua la Bravi – la ricerca e lo sviluppo saranno una delle policy di maggior interesse per i tavoli europei e sicuramente cercheremo di andare incontro alle esigenze delle aziende concordando tempi e modi alla luce della situazione che si prospetterà una volta superata la pandemia».

Per i dottorati Innovativi, la Regione prevede la concessione di 20 borse di studio triennali, di 70.114,43 euro, ciascuna per l’attuazione di altrettanti percorsi a carattere industriale in aziende raggruppate in determinati Cluster economici, per una spesa complessiva massima di 1.402.288,60 euro.

Per l’attuazione delle borse di dottorato di ricerca “Eureka”, ormai consolidate come buona prassi di collaborazione con le aziende, si prevede invece la concessione di 26 borse di studio triennali, per un importo a carico del FSE POR Marche 2014-2020 di 31.114,43 euro ciascuna, in quanto il progetto Eureka prevede anche il cofinanziamento dell’impresa coinvolta nella ricerca e dell’Università, nella misura rispettivamente di 26.000 e 13.000 euro. Pertanto l’importo complessivo a carico della Regione è pari complessivamente ad 808.975,18 euro. In seguito a questa deliberazione verranno quindi emanati due distinti Avvisi Pubblici, per le borse di dottorato innovativo e per le borse di ricerca denominate “Eureka”.

«Viste le domande pervenute nelle precedenti edizioni di queste tipologie di dottorati e l’interesse da parte del mondo accademico ed imprenditoriale, abbiamo ritenuto opportuno proseguire in questa esperienza. In particolare la formula del dottorato di ricerca innovativo si rivolge ad un intero settore economico, piuttosto che ad una singola impresa: una formula che si ritiene possa essere più fruttuosa e che possa portare ad obiettivi più elevati in termini di produzione di conoscenze e possibilità di occupazione per i dottorandi. Pertanto si propone di continuare nella strada intrapresa, promuovendo e rafforzando il rapporto tra ricerca e tessuto economico/imprenditoriale, attivando progetti nelle realtà imprenditoriali organizzate in Cluster».

In linea di continuità con la prima deliberazione la Regione propone infatti di proseguire e ampliare la ricerca nei settori economici definiti prioritari e strategici, quali il manifatturiero sostenibile, l’agro alimentare (con una proiezione anche verso la valorizzazione del territorio e del paesaggio a fini turistico-produttivi), la meccanica/meccatronica e domotica, la riduzione del rischio di catastrofi naturali, e il settore della salute e benessere.

Come nella precedente edizione, potranno essere proposti progetti di dottorato anche in materia di sicurezza digitale, economia circolare e nelle altre Aree della Smart Specialisation Strategy – S3 individuate a livello nazionale.

Dalla Regione parte dunque l’appello agli Atenei, che, se interessati, «dovranno sviluppare le loro progettualità sulla base di un avviso pubblico. Le Università che intendono candidarsi dovranno coinvolgere, come nella passata prima edizione, i Cluster Tecnologici nazionali a cui la Regione ha aderito a partire dal bando MIUR del 2012, nonché le Agenzie di ricerca nazionali. Risulterà apprezzabile per la valutazione dei progetti il coinvolgimento di enti di ricerca nazionali, come CNR, INFN, IIT, ENEA, etc., proprio perché contribuiscono a sviluppare una ricerca altamente qualificata sul piano scientifico, coerente con la Smart Specialisation Strategy- S3- regionale, efficace a sostenere le traiettorie di sviluppo del nostro territorio e a formare in maniera specialistica i dottorandi».