TERAMO – Riconsegnati oggi, mercoledì 7 giugno, i due dipinti rubati da una chiesa di Senigallia 26 anni fa. Si tratta di due opere – oli su tela di autore ignoto, risalenti al periodo tra il XVI e XVII secolo figuranti “san Vincenzo Ferreri” e “la fuga in Egitto” – che erano state trafugate assieme ad altri beni il 19 agosto 1997 dalla chiesa Madonna del Soccorso, a Scapezzano di Senigallia, e rinvenute lo scorso aprile tra le macerie di un edificio parzialmente crollato a Cortino, nel teramano.
Del furto delle due opere e degli altri suppellettili sporse denuncia alla stazione carabinieri di Senigallia l’allora parroco di Scapezzano, ora defunto, don Attilio Ferretti. Le due tele a tema religioso delle dimensioni di cm 60×50, prive di cornice, indipendentemente dal valore storico artistico, hanno un valore devozionale. Erano state inserite nella “banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, gestita dal comando carabinieri “tutela patrimonio culturale”. Ciò ha permesso, dopo il ritrovamento del 28 aprile scorso, di comparare i dipinti rinvenuti e sottoposti a sequestro con quelli presenti in banca dati.
Grazie alle indagini condotte dai carabinieri di Teramo e dal nucleo tutela patrimonio culturale de L’Aquila, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Teramo, si è riusciti così ad accertare che si trattava di quelli trafugati a Senigallia. Del ritrovamento di Cortino (TE) è stata informata la Diocesi di Senigallia, legittima proprietaria delle opere a cui sono state restituite oggi, 7 giugno, come disposto dall’autorità giudiziaria.
La consegna è avvenuta nella sede del comando provinciale carabinieri di Teramo, alla presenza del comandante provinciale Pasquale Saccone e del comandante del nucleo tpc de L’Aquila Manuel Curreri. L’atto simbolico del passaggio dei dipinti è avvenuto dalle mani di Pasquale Grasso, comandante della stazione di Torricella Sicura (TE) competente nel territorio del ritrovamento, a quelle di don Mario Camborata, parroco di Scapezzano di Senigallia da cui dipende la chiesa rurale Madonna del Soccorso.
Le tele non torneranno però nella chiesa di origine: è chiusa per inagibilità. Dopo oltre 25 anni dal furto saranno quindi esposte alla venerazione dei fedeli di Senigallia.
