OSIMO – «È arrivato il parere dei Revisori dei Conti positivo sul bilancio di previsione 2020-2022 di Osimo. Tra venti giorni si potrà discutere, stiamo valutando secondo quale modalità, prediligendo l’audio-video conferenza».
Il sindaco Simone Pugnaloni l’ha appena annunciato, la seduta sarà convocata con ogni probabilità dopo il 15 aprile. Non si terrà nella Sala Gialla ma a distanza. Si è pensato anche a un luogo ampio come il teatro, dove consiglieri e assessori possano sedersi lontano gli uni dagli altri, ma al momento prevale la prima soluzione.
Poi ha stilato le prime valutazioni: «Costo del debito meno 25% dal 2018 ad oggi, considerato che nell’anno corrente sono previsti nuovi mutui per investimenti importanti in viabilità ed infrastrutture culturali, educative ed ambientali. Disponibilità liquide in cassa aumentate del 12% dal 2017 ad oggi, i fidi bancari non utilizzati. Diversamente da tanti altri enti locali dal 2015 ad oggi non abbiamo mai dovuto accantonare risorse per disavanzo tecnico perché la giunta decide di coprirlo tutto subito invece che in 30 anni. Ciò ha significato un sacrificio importante di un anno per avere più risorse in quelli successivi».
Il primo cittadino non intende bloccare la Pubblica amministrazione: «Il lavoro agile è l’unico antidoto anti Covid-19, noi ci siamo. Grazie a tutti i dipendenti comunali per la speciale e preziosa collaborazione che con pazienza sta portando ottimi frutti».
Il gruppo consiliare delle Liste civiche all’opposizione commenta: «Nulla va fermato in questo tempo, tanto meno il bilancio comunale, ma questo è un bilancio per tempi normali, non per affrontare tempi straordinari e incerti come quelli che purtroppo viviamo. Per noi è necessario vedere l’evolversi degli eventi e delle misure del Governo affinché si possa mettere in campo utili manovre locali tanto immediate e flessibili quanto capaci di aiutare gli osimani nelle loro priorità di ora. Bisogna avere contezza almeno in linea di massima dei pesanti danni che ha colpito e colpirà ancora gli osimani e le ripercussioni sui loro conti e quelli pubblici e dare una risposta diretta e immediata a tutte le famiglie, imprese e commercianti, come solo i Comuni sono chiamati a fare. Viviamo una stagione di puro e durissimo neorealismo fatta di riduzione in macerie di tutte le nostre certezze, prima fra tutte quella sanitaria e poi della nostra qualità di vita, che sono per noi le uniche vere priorità di un bilancio di ora e dei prossimi anni».