FABRIANO – Ricavi record per Ariston Group, multinazionale di Fabriano leader globale nelle soluzioni rinnovabili e ad alta efficienza per il riscaldamento dell’acqua e degli ambienti, nei componenti e nei bruciatori, pari a 1.135 milioni di euro nel primo semestre 2022, +24% rispetto all’anno precedente grazie a un secondo trimestre molto forte (+24.3% anno su anno) e all’acquisizione di Chromagen. Ebit pari a 95 milioni di euro, in crescita del 5,9% rispetto al primo semestre 2021. Utile netto di 66 milioni di euro, contro gli 81 milioni di euro del primo semestre 2021 che includevano un beneficio fiscale una tantum di 22 milioni di euro. Posizione finanziaria netta (debito) pari a 31 milioni di euro al 30 giugno 2022, a seguito del forte incremento di capitale circolante da inizio anno, esborsi per acquisizioni e pagamento dividendi, contro 149 milioni di cassa netta al 31 dicembre 2021. Varato un programma di acquisto di azioni proprie per un massimo di 1.500.000 azioni ordinarie al servizio dei piani di incentivazione a lungo termine. Questi i dati principali del bilancio semestrale consolidato al 30 giugno 2022 Ariston approvato dal Consiglio di Amministrazione.
Le dichiarazioni
«Siamo orgogliosi di comunicare un’importante crescita nella prima metà dell’anno», ha commentato Paolo Merloni, Presidente Esecutivo del Gruppo. «Questi risultati premiano la nostra scelta strategica di focalizzarci su soluzioni rinnovabili quali le pompe di calore, una tecnologia fondamentale per la transizione energetica. Il secondo trimestre conferma un trend positivo: in Europa, il nostro fatturato nelle pompe di calore è già comparabile a quello dei prodotti a gas», ha aggiunto Paolo Merloni. «Il Gruppo ha registrato una crescita forte con trend positivi in tutte le aree geografiche. L’integrazione di Chromagen procede come previsto, contribuendo positivamente ai ricavi. Continuiamo a investire in innovazione: abbiamo rinnovato – come da piani – la gamma delle pompe di calore nei principali mercati europei, e stiamo testando caldaie alimentate a idrogeno al 100%», ha concluso Laurent Jacquemin, Amministratore Delegato.