FABRIANO – «Una grande soddisfazione, sì una grande soddisfazione». Il pilota automobilistico fabrianese Simone Riccitelli, a mente fredda, torna ad analizzare la conquista del titolo italiano (il secondo consecutivo) nel campionato Gran Turismo serie Sprint Gt4 (format di gara della durata di 50 minuti con cambio pilota a metà), in coppia con Francesco Guerra, ottenuta domenica 6 dicembre, proprio nell’ultima gara svoltasi a Vallelunga. E, anche dopo tre giorni, dalla sua voce traspare ancora una certa emozione.
Simone, raccontaci com’è andato quest’ultimo decisivo weekend di gare, che vi ha consacrato vincitori del Campionato Italiano…
«Alla vigilia la classifica generale si presentava cortissima al vertice, con noi del team Bmw Italia alle spalle delle due Mercedes, dopo la nostra vittoria sul circuito di Monza nel precedente appuntamento del 18 ottobre. Sapevamo, quindi, che la lotta era ancora aperta e nell’ultimo atto a Vallelunga ce la saremmo potuta giocare benissimo: del resto, avevamo dimostrato grande velocità per tutta la stagione. Si prevedeva una bella sfida e così è stato».
Nel dettaglio, qual è stato l’andamento delle due giornate di gara?
«Sabato siamo andati bene alle qualifiche. In Gara-1, però, siamo arrivati terzi, ha vinto una delle Mercedes che così ha allungato ancora al vertice di qualche punto nei nostri confronti. Il giorno dopo, domenica, in Gara-2, avevamo in mano l’ultima chance, obbligati a vincere per conquistare il titolo».
E così è stato…
«Avevamo addosso molta pressione, consapevoli che non avremmo potuto commettere errori. La partenza della gara è stata ritardata alle 12.40 per via della pioggia. È partito alla guida Francesco (Guerra, ndr) che ha guadagnato subito la leadership della corsa. Poi ho preso in mano l’auto io, la mia prima volta sul bagnato con questa macchina (Bmw M4, ndr). Ho aumentato ulteriormente il “gap” sulle inseguitrici e abbiamo vinto».
Che emozione è stata?
«Enorme. Una grande soddisfazione. L’intero team Bmw è stato entusiasta per questo primo Campionato Italiano vinto dalla M4. Una grande festa. Tutti abbiamo lavorato sodo in questa stagione, che per tanti motivi non è stata facile… Il Covid ha creato molta incertezza intorno allo svolgimento dei campionati, il cui inizio è stato ritardato… e invece si è rivelata una stagione fantastica, ricca di competizione e spettacolarità».
Per giunta, tra il penultimo e l’ultimo appuntamento, tu stesso hai dovuto fare i conti con il virus…
«Esatto, proprio in vista della gara per me più importante dell’anno… Quasi tutto novembre sono stato costretto in casa per molto tempo, una durissima prova a livello mentale».
Il 25 novembre hai compiuto 18 anni. Il 6 dicembre hai vinto il titolo, il secondo consecutivo. E sei giovanissimo. Ti sei fatto un bel regalo!
«Un bellissimo regalo. Vincere due titoli Gt4 di fila, a 18 anni, è qualcosa di estremamente emozionalmente e che mi riempie di orgoglio. Mi ripaga di tanti sforzi e sacrifici fatti. E poi con due macchine diverse (lo scorso anno su Porsche Cayman in coppia con Sabino De Castro, ndr), di fronte ad avversari molto forti con i quali mi sono confrontato e dai quali ho cercato di imparare in ogni singolo momento. Abbiamo vinto quattro gare nel corso della stagione. Tra l’altro io e Guerra siamo stati inseriti tra i piloti Bmw “top 25” di questa stagione. Sono molto fiero di com’è andata».
Hai iniziato a gareggiare da tre anni: il primo nel Campionato Italiano Prototipi hai vinto la categoria Under 25, il secondo e il terzo nel Gran Turismo hai vinto due titoli nella serie Sprint Gt4… E adesso? Cosa vuoi fare? Dove vuoi arrivare?
«È ancora presto per parlarne… Ma non ti nascondo che come prossimi obiettivi mi pongo il Gt3 o l’Europa. Vediamo. Intanto mi godo questo bel momento».