FABRIANO – Lentezze per la ricostruzione post-sisma dell’agosto-ottobre 2016 a Fabriano, atto terzo. Dopo il primo affondo della sezione cittadina della Lega e la replica del sindaco fabrianese, Gabriele Santarelli, tornano a controreplicare coordinatore e vice leghista, rispettivamente Fabio Bernacconi e Danilo Silvi. «Caro Sindaco, anziché rispondere in modo puntuale alle nostre osservazioni sulle inefficienze dell’ufficio Tecnico, rispondi con arroganza e con insulti gratuiti, mentendo sapendo di mentire. Quello che ti sfugge, è che non stiamo impegnando il nostro tempo a fare una crociata nei tuoi confronti, ma vorremmo porre alla tua attenzione, e a quella dei tuoi “cittadini” la reale urgenza e importanza di alcuni temi che se ben gestiti potrebbero portare un po’ di ossigeno a una cittadina stanca e delusa», le loro parole.
Si parte da quanto accaduto ai vertici dell’ufficio comunale negli ultimi mesi. «Come ben sai le difficoltà dell’ufficio Tecnico risalgono alle dimissioni dell’architetto Evangelisti la cui sostituzione ha lasciato per troppo tempo un vuoto decisionale che ha influito negativamente sull’operatività dei funzionari. La ricostruzione post terremoto è stata affrontata dal vostro Comune con forti ritardi in fase di valutazione dei progetti presentati, con relativo blocco dei finanziamenti previsti dall’ufficio Regionale per la ricostruzione. In questo periodo di difficoltà economiche, aprire i cantieri edili legati alla ricostruzione sarebbe un grosso aiuto all’economia della città».
In coda, l’affondo politico. «Vedi Sindaco, anziché rimanere rinchiuso nelle stanze comunali, se facessi un giro tra i professionisti incaricati di realizzare i progetti da presentare per il benestare al nostro Ufficio Tecnico e tra i cittadini in attesa di iniziare i lavori della propria casa terremotata, avresti una idea ben diversa e magari più realistica di come vanno le cose in Comune. Che tu sia in una fase particolare, lo dimostra il rimandare da diversi mesi la scelta dell’assessore al Bilancio, figura fondamentale per il buon andamento di un Comune e a tutt’oggi delega che ti tieni ben stretta. Gestire la cosa pubblica, significa in primis condividere, ascoltare e partecipare alla vita della città. Tu sei sempre inattaccabile, sempre pronto a distruggere più che costruire. Capisco che non sia facile fare il Sindaco, ma questo non ti dà il privilegio di essere immune da critiche, peraltro costruttive. Per il prossimo anno e mezzo sarai il Sindaco di tutti noi. Pertanto comportati come tale, almeno, per il bene di quelle 7.367 persone che ti hanno dato fiducia», la conclusione della Lega di Fabriano.