FABRIANO – Il coordinatore e il vice della Lega Fabriano, Fabio Bernacconi e Danilo Silvi, tornano sui ritardi per la ricostruzione post sisma dell’agosto-ottobre 2016. «Dopo quattro anni stenta a decollare – le loro parole -. Certo è che gestire in questi anni la complicata fase del post-sisma del 2016, collaborando con le amministrazioni centrali e locali e le comunità colpite, non sempre è stato facile».
Ad aggravare la situazione, la pandemia da Coronavirus. «Gli uffici preposti del Comune di Fabriano lavorano da remoto e resta difficile anche il contatto telefonico, quindi c’è forte penuria di personale e questo crea problemi nella trasmissione di relazioni, pratiche autorizzative e più in generale su ogni genere di informazioni necessarie a una struttura che al contrario deve recuperare i ritardi accumulati in oltre ottanta mesi di immobilismo». Per questo motivo, i due esponenti della Lega chiedono degli interventi decisi, un cambio di rotta. «Per aumentare la velocità di risposta si provveda a nuove assunzioni. Qui a Fabriano da molto mesi non si fa un concorso per ripristinare l’organico del personale», alcuni andati in pensione.
O ancora, «perché, come promesso dal Commissario Giovanni Legnini, non si spinge sulla necessità di creare anche a Fabriano una sede distaccata dell’Ufficio Speciale della Ricostruzione?», si domandano, dando subito dopo una loro spiegazione: «sappiamo però che questa Giunta vuol attingere dai concorsi di altri Enti Pubblici per reperire le figure impiegatizie mancanti da tanti mesi». Una soluzione, secondo la sezione della Lega di Fabriano, che non dovrebbe essere attuata. Anzi. «Sarebbe meglio indire un concorso in città e magari allargato al comprensorio, visto che ci sono 4.000 disoccupati a Fabriano e 6.000 se si allarga il dato a tutto il territorio circostante. Il concorso potrebbe aiutare e dare nuova linfa a un ufficio su cui gravitano tra i 20-25 milioni di euro di lavori fermi», concludono il coordinatore e il vice della Lega Fabriano, Fabio Bernacconi e Danilo Silvi.