PESARO – Sit in al campus, la voce di studenti e insegnanti per dire basta alla Dad e tornare tra i banchi a imparare, socializzare, crescere.
Dopo Dimenticati a distanza, il flash mob in piazza del Popolo a Pesaro e il racconto di come si vive con i figli in Dad, Priorità alla Scuola ha sostenuto lo sciopero indetto dal sindacato Cobas e dal Coordinamento Nazionale Precari della Scuola, con uno sciopero della Dad e uno sciopero sociale.
Mentre si parla di riaprire dopo Pasqua, con l’ipotesi di tamponi periodici, anche il sindaco di Pesaro ha rilanciato l’idea di effettuare screening periodici per poter garantire il rientro in sicurezza.
Gli striscioni erano chiari: “Ridateci la scuola, ridateci il futuro” e ancora “La mia casa non è una scuola”. Messaggi chiari. «Le scuole sono chiuse di nuovo in quasi tutta Italia mentre le principali attività economiche e produttive sono aperte – il grido di dolore di ragazzi e docenti – perché da un anno la chiusura della scuola è una scelta politica facile e senza costi per lo Stato, che li scarica tutti su genitori e giovani alle prese con crescenti problemi di ritardi nella formazione e di disagio psicofisico; perché è ora di smetterla di rubare il tempo – il loro presente e il loro futuro – alle e ai minorenni che vivono in Italia».
Messaggi sostenuti anche dal consigliere comunale Luca Pandolfi, tra gli organizzatori: «Condividiamo con gli studenti, con le famiglie e con gli insegnanti, la necessità di mettere al centro della politica e dell’azione di governo la scuola. Quindi priorità agli investimenti sulle strutture e sul personale docente e priorità a tornare alla scuola in presenza. La dad è stato ed è uno strumento importantissimo per gestire la quarantena per brevi periodi, ma non può sostituirsi alla attività didattica in presenza. Ognuno di noi deve fare qualcosa. Il Comune di Pesaro si sta da tempo impegnando sul fronte della centralità della scuola, abbiamo realizzato da poco la scuola Brancati che è la scuola più green de Europa. Realizzeremo presto la nuova Dante Alighieri. In questa era del covid a luglio 2020 abbiamo garantito a 500 bambini la riapertura degli asili estivi comunali. Abbiamo investito centinaia di migliaia di euro per la riapertura in sicurezza di settembre ed oggi abbiamo messo in atto una campagna di screening per garantire la scuola in presenza».
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