FERMO – La prevenzione per ridurre la produzione di rifiuti è il punto cardine delle Politiche Ambientali Europee. La città di Fermo è la testimonianza che Economia e Ambiente possono procedere di pari passo nel rispetto della natura grazie all’introduzione in città delle Isole Ecologiche Informatizzate Ecofil che consentono ai cittadini di conferire i propri rifiuti dopo averli pesati.
I risultati sono evidenti. Le Isole Ecologiche attualmente in uso, secondo i dati ISPRA, consentono a Fermo di essere tra le città marchigiane con più di 20mila abitanti con la migliore efficienza di costo e dati al di sotto della media regionale.
Anche nella rilevazione fatta dall’Agenzia Regionale Arpam, grazie pure all’adozione delle Isole Ecologiche Informatizzate Ecofil, la città di Fermo segue Jesi e Recanati e precede Fabriano e Civitanova Marche, nella classifica delle più virtuose.
Il vantaggio, rispetto allo strumento del “porta a porta”, parte dal controllo nel processo di conferimento che prevede la pesatura del sacchetto assicurando il controllo quantitativo in modo inequivocabile e semplice sia per il cittadino sia per l’Amministrazione comunale.
Soddisfatto il sindaco Paolo Calcinaro. «Attraverso una scheda personalizzata consegnata a ciascun nucleo familiare – ha spiegato – il sistema, che è costruito con la logica della bilancia pesa frutta-verdura in uso nella Grande Distribuzione Organizzata, quindi estremamente intuitiva anche per gli utenti meno avvezzi alla tecnologia, riconosce l’utente, autorizza la pesatura del sacchetto, produce un’etichetta adesiva che va applicata sullo stesso e abilita poi al conferimento sbloccando il contenitore preposto e aggiornando al contempo il Database con il tipo di rifiuto e il peso dello stesso».
Le isole ecologiche prevedono un sistema di raccolta che riduce in modo strutturale la produzione totale di rifiuti indifferenziati responsabilizzando i cittadini e poi premiando il loro impegno con riduzione della Tari, come accade a Fermo ma anche in comuni del territorio più piccoli ed altrettanto virtuosi come Servigliano.
«Il confronto coi colleghi sindaci del territorio è positivo e anche altri comuni hanno già fatto questa scelta» ha concluso Calcinaro.