Pesaro

Rifiuti, Ruggeri (M5S): «Confindustria Pesaro propone un inceneritore al posto di Riceci? Retrogrado»

La consigliera regionale dopo l'assemblea degli industriali. «Si investa nel riciclaggio non in combustioni nocive»

Marta Ruggeri
Marta Ruggeri (immagine di repertorio)

PESARO – Inceneritore? Il no secco di M5S e la critica a Confindustria.

Marta Ruggeri, capogruppo pentastellato in Regione, spiega: «Ieri si è svolta l’Assemblea generale dell’Associazione degli Industriali di Pesaro e Urbino. Nella sua relazione, a proposito di rifiuti, la Presidente provinciale Baronciani ha detto testualmente: «Serve fare qualcosa di più, siamo in attesa del nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti ed auspichiamo che questo piano contenga un forte impulso all’innovazione, prevedendo uno studio per introdurre un termovalorizzatore, come avviene in Emilia Romagna e in altre Regioni». Negli anni passati Confindustria provinciale chiedeva discariche, oggi alza il tiro proponendo un inceneritore».

Per la Ruggeri «Vista la reazione della società civile, seguita a ruota dalla politica locale, forse anche gli industriali temono che quella per la discarica di Riceci sia una battaglia “complicata”; quindi forse rivolgono le proprie aspettative su un progetto apparentemente più alla portata, avendo già il beneplacito di una parte della classe politica e di Marche Multiservizi?

I comitati nati contro le discariche e i politici locali saranno disposti a barattare la discarica per un inceneritore? Non credo proprio. Nel frattempo, l’inizio della discussione per l’aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti sta tardando, probabilmente in attesa del passaggio elettorale di giugno, essendo argomento spinoso da affrontare, anche alla luce della proposta di candidatura a Sindaco di Fano dell’Assessore regionale con delega ai rifiuti Aguzzi».

La pentastellata chiude: «Per ora ci fanno passare Natale e Capodanno in serenità, attendendo per gennaio la risposta dei Sindaci alla richiesta di MMS di individuare un’area per la discarica alternativa a Riceci o magari per ospitare un inceneritore. Vorrei ricordare alla presidente Baronciani che la combustione di rifiuti, in qualsiasi forma e qualunque sia la percentuale di filtraggio e abbattimento dei particolati nocivi che si possa attuare, genera comunque CO2, un gas climalterante, la cui immissione nell’ambiente si sta cercando di diminuire con ogni mezzo in tutto il mondo ed in particolare in Europa, allo scopo di mitigare il cambiamento climatico. E questo è un fatto che nessun “esperto” può contestare.

Peraltro, le stesse direttive europee sull’economia circolare non prevedono la combustione dei rifiuti come pratica virtuosa. Tanto è vero che il PNRR non finanzia impianti che prevedano la combustione di rifiuti, in quanto considerati non conformi al principio generale di “non provocare un danno significativo all’ambiente” (Do Not Significant Harm – D.N.S.H.).

Piuttosto che cercare scorciatoie di retroguardia, dannose per l’ambiente ed il clima, si investa nel riciclaggio e nella diminuzione della produzione dei rifiuti industriali, a cominciare dagli imballaggi».