FABRIANO – Durante il dibattito per la nuova riforma degli enti sanitari della Regione Marche, approvata a maggioranza, nella seduta di ieri – 4 agosto – dal consiglio regionale, la consigliera di Fabriano Simona Lupini (Gruppo Misto), vicepresidente della Commissione Sanità, è riuscita a far approvare le sue proposte sulla creazione di un Dipartimento delle Professioni Sanitarie e di un Dipartimento Psicologia.
«La sanità rappresenta l’80% del Bilancio Regionale, la sua riorganizzazione rappresenta l’atto politico più impegnativo che un’amministrazione possa fare. Si tratta di una cornice, che ha molte ambizioni che andranno valutate nella fase attuativa e al momento della discussione del piano socio sanitario. Che fosse necessario trovato un nuovo assetto del nostro sistema socio sanitario, è indubbio, altrettanto urgente era dare centralità ai territori, e anche agli operatori e a quei soggetti del Terzo Settore che permettono alla macchina della salute di funzionare», le sue parole.
Le proposte approvate
«Ho presentato due atti: anzitutto, un’interrogazione, rivolta all’assessore Saltamartini, per sollecitarlo a proseguire e istituzionalizzare il percorso di ascolto che abbiamo realizzato in questi mesi in Commissione: la Sanità è una macchina articolatissima, e l’esperienza di chi la vive tutti i giorni sarà preziosa, per orientare i meccanismi della riforma verso le esigenze dei cittadini. Diamo attuazione alla Legge sul Terzo Settore, e coinvolgiamo concretamente le associazioni di volontariato sanitario nella programmazione e organizzazione a livello territoriale degli interventi e dei servizi».
E poi l’atto politicamente più impegnativo, l’Ordine del Giorno che vuole valorizzare le professioni sanitarie. «Nell’ottica della riforma, in ogni azienda sanitaria dovranno essere individuati dei dipartimenti operativi, che coordineranno strutture operative per scopi comuni. Chiederò di istituire un Dipartimento delle Professioni Sanitarie, comprendenti l’area infermieristico-ostetrica, l’area della riabilitazione, l’area tecnica e l’area della prevenzione, e un Dipartimento di Psicologia – spiega la vicepresidente -. È un’esigenza che è stata avanzata direttamente dagli operatori, tramite l’Ordine degli Infermieri e importanti associazioni di categoria di Psicologhe e psicologi e la creazione di dipartimenti dedicati è fondamentale nell’ottica dell’integrazione socio-sanitaria e di una definizione di Salute che include il benessere bio-psico-sociale a 360 gradi».
Il giudizio complessivo sulla riforma è di attesa, tra elementi positivi e altri che meritano attenzione. «Considero questa riforma una cornice che andrà riempita col piano socio-sanitario e con i servizi aggiuntivi: il vero voto a questa riforma lo potremo dare solo quando saranno chiare le risorse che verranno stanziate, per le assunzioni e la copertura dei servizi sul territorio, a partire da settori, come l’emergenza-urgenza», conclude la consigliera regionale di Fabriano, Simona Lupini.