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Rigopiano, fondi pro Samuel fermi nelle casse del Comune

Il Comune di Osimo attende il nulla osta del giudice per erogare quasi 140mila euro di donazioni da ogni parte d'Italia nel fondo del piccolo, unico superstite della famiglia Di Michelangelo in vacanza a Rigopiano nel gennaio scorso

I coniugi Marina Serraiocco e Dino Di Michelangelo
I coniugi Marina Serraiocco e Dino Di Michelangelo

OSIMO – Il Comune di Osimo ha raccolto oltre 137mila euro fermi da aprile, somma delle donazioni sul conto corrente aperto dal Comune stesso per garantire un futuro al piccolo Samuel Di Michelangelo, sette anni, figlio di Dino e Marina Serraiocco morti nel gennaio scorso nella tragedia dell’hotel Rigopiano. Il giudice non ha ancora dato l’ok al bonifico su quel conto, come da prassi legislativa nei casi come questo, e a oggi, i fondi sono fermi nelle casse del Comune. La questione ogni tanto esplode nel dibattito pubblico dall’aprile scorso quando il conto è stato chiuso. Samuel intanto non è più tornato a Osimo per terminare di frequentare il primo anno alla primaria “Montetorto” di Casenuove. Abita con i nonni a Chieti, città di origine dei genitori “adottati” da Osimo per professione, Dino in qualità di poliziotto al commissariato locale e Marina proprietaria del negozio “La bomboniera” lungo corso Mazzini.

Il sindaco Simone Pugnaloni spiega e rassicura: «Ci siamo rivolti al giudice per capire come comportarci e appena arriverà la sua risposta verseremo i soldi nel conto. Tutti possono stare tranquilli che quella cifra non sarà usata per altro. Se l’operazione fosse stata così facile non avremmo già versato la somma? In certe situazioni la superficialità può far fare grandi sbagli».

La polemica ha preso parte anche su Facebook negli ultimi giorni dove per prima è intervenuta la consigliera comunale del Gruppo Misto Maria Grazia Mariani: «Il bimbo ha un conto pupillare i cui “movimenti” sono autorizzati dal giudice tutelare. Cosa aspetta il Comune a versarli sul conto? C’è chi ha dato anche diecimila euro. Andrebbe ringraziato e nessuno lo fa. Passeranno altri mesi e tutto cadrà nel dimenticatoio».

Poi si è aggiunta la consigliera delle Liste civiche Gilberta Giacchetti: «Viviamo di proclami e non di concretezza. Nella difficoltà di completare un obiettivo, in questo caso la raccolta fondi per Samuel, bisogna avere l’onestà e la costanza di informare i cittadini sui risvolti della situazione in essere e sulle difficoltà da superare».