CUPRAMONTANA – Ci sono voluti 40 anni e molta pazienza, ma oggi il sipario si alza sul nuovo Teatro Concordia, il teatro di Cupramontana, ristrutturato e ricostruito ex novo secondo il progetto originale, e restituito alla cittadinanza. La cerimonia di inaugurazione si è svolta sabato 7 agosto alla presenza di autorità civili, militari e religiose. Presenti anche tanti rappresentanti del mondo culturale regionale, partner d’eccezione del futuro del teatro attraverso spettacoli, concerti ed eventi, per far tornare a battere il cuore culturale del paese. «Il teatro Concordia torna finalmente alla luce – dice il sindaco di Cupramontana Luigi Cerioni – per noi è come ritrovare una persona cara e la scelta di ricostruirlo lì dov’era e così com’era va nella direzione di restituire un grande valore alla comunità mantenendo una sorta di continuità visiva e affettiva. La scelta del nome “Concordia” completa questo percorso partendo appunto dal primissimo teatro del lontano 1649».
Una facciata grigia e viola bordeaux, su cui svetta imponente, la scritta “Concordia”. E le sale, la platea con 280 posti (fruibili la metà per le normative anti-Covid), il cuore pulsante della cultura che rinasce, dopo un lungo sonno. È la notizia che tutti i cuprensi e non solo attendevano da un po’ di tempo: finalmente, dopo troppi anni e alcuni stop ai lavori di ristrutturazione dovuti al riemergere di reperti antichi e dell’acquedotto romano (preservato e visibile dal teatro attraverso una teca), si sono completati i lavori del Teatro Concordia. Una struttura nuova e moderna dal cuore antico, ricostruita esattamente com’era, in viale della Vittoria 25.
«Un grande esempio di resilienza la realizzazione di questo teatro oggi – dice anche Lucia Chiatti, direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini – siamo felici di essere stati chiamati a prendere parte a questo progetto». Per la realizzazione del teatro Concordia sono stati investiti circa 2 milioni e 900.000 euro. Il progetto e la direzione lavori sono stati a cura dell’ingegner architetto Franco Luminari con la collaborazione dell’architetto Sergio Pasquinelli. Tutta la progettazione e la direzione lavori sull’acustica è stata a cura di Marco Facondini scomparso prematuramente senza poter vedere l’opera realizzata. Il completamento dell’opera, gli interventi sugli interni, la realizzazione del palco, le attrezzature di scena, l’impiantistica, l’arredo della sala sono stati curati dall’ingegner Pietro Bucari, dall’ingegner Loredana Pavani, architetto Camilla Borsoni e il tecnico Stefano Dall’Osso con il contributo della Fondazione Pergolesi Spontini e la società Proscenio. Il responsabile del procedimento per tutte le opere è l’ingegner Loredana Pavani del Comune di Cupramontana. L’edificio è stato realizzato dall’impresa CGM srl di Trecastelli ma hanno partecipato anche altre 20 imprese di cui la maggior parte del territorio. «Una giornata di rinascita e rifondazione di un discorso culturale importante per il territorio, stanno nascendo tanti segni e non è un caso che stiano nascendo proprio adesso in questo momento – dice l’Ambasciatrice dell’Unesco per le città creative Francesca Merloni – forse attraverso la cultura cominciano ad accendersi le prime luci che ci traghetteranno in un momento di vita più serena, più sensata».
Un’opera imponente, lungo viale della Vittoria, al centro della capitale del Verdicchio, accolta con grande entusiasmo sottolineato anche dalla difficile fase storica che stiamo attraversando: un nuovo teatro è rinascita, è voglia di incontrarsi là dove nascono musica e cultura, è segno tangibile di progresso. Il taglio del nastro è stato anticipato dai saluti della consigliera regionale Chiara Biondi che ha portato i saluti dell’assessora Giorgia Latini, di Marco Ferrazzani (Archeoclub), del presidente della Fondazione Carifac professor Dennis Luigi Censi, di Andrea Moncada per Astralmusic e Accademia Erard di cui è direttore artistico. Un momento sottolineato anche dal consigliere regionale Antonio Mastrovincenzo: «Il teatro riapre dopo 40 anni, grazie alla collaborazione di tanti – dice – sono qui a rappresentare tutto il Consiglio per dare un sostegno tangibile a tutta la comunità di Cupramontana».
Momento particolarmente toccante quando il primo cittadino Cerioni ha ricordato l’impegno dell’Amministrazione guidata dal compianto ex sindaco Fabio Fazi che ha iniziato l’iter per l’acquisto della palazzina da parte del Comune, suscitando un applauso spontaneo tra i presenti profondamente commossi per la recente scomparsa di Fazi. La realizzazione del teatro è stata sostenuta da Fondazione Carifac, Unione Europea, Regione Marche-programma sviluppo rurale 2014/2020, dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, la ditta Leader. La cerimonia di taglio del nastro si è conclusa con la lettura, da parte della presentatrice Agnese Testadiferro, di tre messaggi da parte degli onorevoli Massimiliano Smeriglio, Salvatore De Meo e del vice presidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo.
La giornata è stata sottolineata dalle note della banda comunale diretta dalla maestra Maruska Montalbini. Nei prossimi giorni, su prenotazione, sarà possibile visitare il teatro Concordia e la mostra allestita al pianoterra sul vecchio cine-teatro Concordia con le pagine passate degli spettacoli, dei personaggi e della storia di Cupramontana.