ANCONA – Nella sede dell’Ebam Marche è stato sottoscritto il rinnovo dell’accordo tra le Confederazioni datoriali regionali Cna, Confartigianato, Casartigiani, Claai, e le Federazioni sindacali regionali Filcams, Fisascat e Uiltucs per i lavoratori delle aziende artigiane dei settori Acconciatura ed estetica e Servizi di pulizia.
Nelle Marche i due settori del comparto artigiano rappresentano una componente essenziale per l’economia e la società regionale. Il contratto che decorre dal 1 dicembre ed avrà la durata di 4 anni scadendo il 30 novembre 2028.
Oltre ad un aumento salariale pari al 1,2% per i lavoratori dei due settori sono previste importanti novità in termini di welfare. Per l’annualità 2024 nella mensilità di dicembre e, a decorrere dal 2025 per la mensilità di luglio di ogni anno, le aziende dovranno mettere a disposizione del singolo lavoratore con contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato da almeno 3 mesi consecutivi nella stessa azienda strumenti di welfare pari a 100 euro da corrispondere in un’unica soluzione.
Negli accordi sottoscritti si fa specifico riferimento alla tutela di genere e all’attenzione ad evitare ogni possibile molestia e violenza dei luoghi di lavoro.
A nome delle sigle datoriali Adolfo Giampaolo ha sottolineato che «consideriamo l’artigianato ed al suo interno i comparti dell’Acconciatura ed estetica e dei Servizi di pulizia, una componente essenziale per l’economia e la società regionale e per questo salutiamo l’accordo sottoscritto con grande favore. La firma conferma la stagione di positiva interlocuzione che ha maturato recentemente la firma su altri rinnovi contrattuali».
Per la parte sindacale del tavolo «le Segreterie regionali di Filcams, Fisascat e Uiltucs esprimono soddisfazione per l’importante risultato raggiunto, per la prima volta nella nostra regione, con la sottoscrizione dei contratti integrativi delle aziende artigiane di Acconciatura ed estetica e Servizi di pulizia» – hanno detto Barbara Lucchi, Fabrizio Bontà e Marco Paialunga per conto delle sigle sottoscrittrici. «Un punto di partenza, teso al miglioramento delle condizioni di lavoratrici e lavoratori che operano in settori particolarmente frammentati e in aziende di piccole e piccolissime dimensioni dove è prevalente l’occupazione femminile».