LORETO – Continua il lavoro di pulizia dei corsi d’acqua per arginare il rischio idrogeologico. Focus sul fiume Musone: a breve partirà un intervento di manutenzione lungo il tratto dell’agglomerato di Villa Musone. «Questo intervento è un primo passo – commenta l’assessore Pamela Flamini -. Occorre un’azione programmata per la prevenzione del dissesto idrogeologico del fiume e per la sua valorizzazione. Si è tenuta proprio a Loreto la prima riunione per la sottoscrizione di un contratto di fiume per il Musone di cui la città sarà coordinatrice, un intervento cioè che tenda alla messa in sicurezza dal rischio idrogeologico, al miglioramento della qualità delle acque ma anche alla valorizzazione in senso turistico di questa risorsa».
Faranno parte della rete: Numana, Porto Recanati, Castelfidardo, Osimo, Recanati, Montefano, Santa Maria Nuova, Polverigi, Appignano, Filottrano, Cingoli, Staffolo, Apiro, San Severino, Jesi, Matelica, Gaglione, l’associazione Riviera del Conero, il parco del Conero, Legambiente, Cea di Osimo e altri in corso di definizione. Dopo gli interventi eseguiti nel versante sud con i fossi Fiumarella e Morlongo, nel versante nord è stata la volta di un tratto di fosso in località Tognetti che scarica direttamente nel fiume Musone e di un fossato che da Monte Ciotto scende fino a via Brecce che da sempre desta grande preoccupazione. Si sta procedendo con la manutenzione su vari tratti del rio Lavanderia ma sono stati già assegnati i lavori di manutenzione anche in località Grotte, contrada Leonessa, ancora Rio Lavanderia, località Tognerri e zona industriale, che partiranno a breve.
Con altri 15 sopralluoghi eseguiti assieme al tecnici del Consorzio bonifica, continua il monitoraggio del territorio che è il primo passo per la prevenzione del dissesto idrogeologico, come sostiene il consigliere Lauro Padella delegato ad agricoltura e patrimonio rurale che prosegue l’opera di monitoraggio e segnalazione in zona.
In Comune è stato allestito un reparto dell’ufficio tecnico dove un addetto, su segnalazione anche dei privati cittadini, coordina gli interventi da eseguire con il Consorzio, ente preposto alla manutenzione dei corsi d’acqua. L’amministrazione non si è solo fermata a interventi su fossi di natura pubblica ma ha messo in campo un progetto per la sensibilizzazione dei cittadini di fronte a questo problema anche per dare risposte concrete alle esigenze di intervento. Lo farà con la figura dell’amministratore rurale, un soggetto che previo accordo dei privati dovrà facilitare il monitoraggio e individuare gli interventi da fare sui fossi privati con una logica d’insieme.