FABRIANO – «Dopo un inizio di stagione faticoso dovuto ad una normale ricerca di affiatamento e per i vari problemi causati dal Covid, la squadra si è compattata, unita, trovando la quadratura giusta».
A parlare è il “patron” della Ristopro Fabriano, Mario Di Salvo, che approfitta della settimana di pausa tra la fine della prima fase e l’inizio della seconda fase di campionato di serie B di basket per fare il punto della situazione.
«Il lavoro fatto dai ragazzi sta venendo fuori e le ultime partite ne sono la prova – prosegue il “numero uno” della società biancoblù – siamo molto soddisfatti del cammino finora compiuto, anche perché di meglio non potevano fare. Ci siamo qualificati anche quest’anno per la Final Eight di Coppa Italia (2-4 aprile, nda) e abbiamo terminato la prima fase di campionato in testa al girone. Siamo a metà percorso e dobbiamo continuare su questa strada».
Di Salvo parla anche di questa “strana” stagione nell’era Covid. «Un campionato senza pubblico non è allo stesso modo stimolante – dice. – A mio modo di vedere, una competizione come la Coppa Italia ha molto più significato: un torneo che dura pochi giorni e che raggruppa compagini di livello in scontri ad eliminazione diretta. Preferisco giocare questo tipo di partite piuttosto che un’intera stagione in giro per i palazzetti, senza i tifosi che sono l’anima di questo sport. Giocare la Coppa Italia ci inorgoglisce e sarei davvero contento se riuscissimo a portarla a casa».
Prima delle finali di Coppa Italia, però, prenderà il via la seconda fase di campionato, in cui la Ristopro esordirà in trasferta a Padova sabato 20 marzo, la prima di otto partite con le squadre del raggruppamento settentrionale. «Ci aspettano gare complicate, ma sulla carta non c’è nessuno con cui non possiamo giocarcela. Ci sono ovviamente squadre interessanti e preparate, ma Fabriano è stata costruita per potersela giocare con chiunque – sostiene Di Salvo, che poi a proposito dei successivi playoff, in cui gli scontri saranno con le squadre girone D, conclude dicendo: – Rieti è quella che mi preoccupa di più avendo un roster di alta qualità, con diversi giocatori scesi dalla A2 e anche under pericolosi. Eviterei quindi di incrociare il loro cammino».