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Roma, delegazione di sindaci a Roma per la salvaguardia dell’acquedotto del Nera

Con il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni c’erano i primi cittadini di Castelfidardo Roberto Ascani e di Filottrano Lauretta Giulioni, nonché l'assessore regionale Angelo Sciapichetti e i diversi rappresentanti dei gestori del servizio idrico

OSIMO – «All’Autorità di bacino dell’Appennino centrale a Roma abbiamo difeso l’acquedotto del Nera pensando per il futuro all’acquedotto delle Marche. Abbiamo ottenuto un grande risultato riportando questa grande opera fra le priorità di investimento su tutta la Regione, che prevede un nuovo studio sulle capacità di captazione della sorgente». Con il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni c’erano i primi cittadini di Castelfidardo Roberto Ascani e di Filottrano Lauretta Giulioni, nonché l’assessore regionale Angelo Sciapichetti e i diversi rappresentanti dei gestori del servizio idrico, l’altro ieri, 25 luglio, nella capitale.

Pugnaloni alla riunione
Pugnaloni alla riunione

L’acqua del Nera assicura meno costi in bolletta. «La preoccupazione era nata perché quello del Nera sembrava essere superato da un più ampio progetto collegato anche con le provincie di Fermo ed Ascoli – continua Pugnaloni -. Dopo un’animata ma alla fine costruttiva riunione, le priorità tornano ad essere due e parallele: il Nera va completato perché dal 1978 la Riviera del Conero, passando dalla montagna e poi per i comuni di Osimo e Castelfidardo, aspetta acqua pura dal Nera pagando in bolletta il contributo per far giungere dapprima le tubazioni e poi l’acqua, e poi serve sostegno a un progetto di interconnessione tra tutti le sorgenti delle Marche per fronte a emergenze idriche attuali e future. Importante è stata la presa di posizione dell’assessore Sciapichetti che si è schierato dalla parte dei sindaci e dei loro territori».