CERRETO D’ESI – I carabinieri di Cerreto D’Esi hanno effettuato un fermo a carico di un moldavo 24enne accusato di ricettazione e residente a Tolentino. Si attende l’esito dell’udienza di convalida. Rischia l’arresto.
Nel tardo pomeriggio di lunedì scorso, 3 dicembre, i militari della stazione di Cerreto D’Esi sono stati contattati da alcune persone che segnalavano un’accesa discussione fra condomini. I militari si recano immediatamente sul posto per sedare gli animi.
Dopo qualche minuto, effettivamente, la calma era tornata sovrana. A questo punto, i carabinieri hanno comunque proceduto a identificare le persone coinvolte in questa discussione. Fra questi, il moldavo 24enne che ha subito dichiarato di non essere residente in quel palazzo di Cerreto D’Esi. E, quindi, di essersi trovato in mezzo a questa bagarre perché era venuto a trovare un amico, residente nel palazzo e fra i protagonisti della discussione. Versione confermata dall’amico.
I carabinieri, però, gli hanno chiesto l’esibizione dei documenti. E il 24enne ha dichiarato di non averli con sé perché dimenticati a casa a Tolentino. Gli è stata chiesta, allora, la documentazione relativa all’auto utilizzata per venire a Cerreto D’Esi, una Fiat Idea.
A questa seconda richiesta, il giovane moldavo ha asserito di non sapere dove fossero, in quanto l’automobile gliela aveva prestata un amico. I militari si sono insospettiti. Hanno interrogato il database, ritrovando il nome e cognome del legittimo proprietario del mezzo: un uomo residente a Tolentino.
L’hanno contattato chiedendogli conferma del prestito dell’auto al 24enne. Il proprietario della Fiat Idea ha subito negato che l’auto potesse trovarsi a Cerreto D’Esi, asserendo che fosse ancora parcheggiata sotto casa sua. Ha dichiarato di essere tornato da poche ore dall’aver fatto la spesa al supermercato e di aver lasciato le chiavi sul cruscotto, come era sua abitudine. I carabinieri lo hanno invitato a controllare ed effettivamente, l’automobile non c’era nel parcheggio.
A questo punto, il 24enne è stato sottoposto a fermo con l’accusa di ricettazione. Dai controlli, inoltre, è emerso che aveva il permesso di soggiorno scaduto e precedenti per reati contro il patrimonio. Il sospetto dei carabinieri è che il moldavo potesse utilizzare il mezzo rubato per compiere ulteriori reati nel comprensorio fabrianese. Ma, allo stato attuale, è solo un’ipotesi investigativa. Resta il fatto, invece, dell’accusa per ricettazione.